Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Da oggi in città i bambini bielorussi

Fonte: L'Unione Sarda
15 dicembre 2008

Si ripete anche quest'anno l'iniziativa promossa dall'Associazione Sardegna Belarus

Centoventi bimbi passeranno le feste di Natale a Cagliari

Oggi tornano in città 120 bambini bielorussi provenienti dalle zone colpite dal disastro nucleare di Chernobyl.
Ci sarà una grande festa oggi pomeriggio all'aeroporto di Elmas, quando 120 bambini bielorussi arriveranno in città per trascorrere le vacanze di Natale. Saranno ospiti delle famiglie cagliaritane nell'ambito del progetto Chernobyl, l'iniziativa nata per contribuire a migliorare la salute degli adolescenti che vivono nelle zone colpite dalle radiazioni in seguito al disastro nucleare del 1986, quando a Chernobyl, in Ucraina, esplose una centrale per la produzione di energia elettrica. Anche quest'anno, il programma di accoglienza viene curato dall'associazione Cittadini del mondo Onlus, attraverso il gruppo Sardegna Belarus.
L'ARRIVO Per la maggior parte di loro sarà un ritorno in città, dove hanno già trascorso qualche periodo di vacanza, anche in estate, accanto alle persone che hanno fatto loro da genitori, fratelli e sorelle e che sabato potranno riabbracciare dopo tanto tempo. Per altri sarà la prima volta, ma troveranno tante persone pronte ad accoglierli con sorrisi e regali e a offrirgli tutto il loro affetto. Saranno accompagnati da educatori, interpreti e assistenti sociali messi a disposizione dallo Stato bielorusso sulla base degli accordi intergovernativi siglati nel 2007, mentre quattro di loro arriveranno con i pediatri che devono seguire costantemente le loro condizioni di salute precarie. Al primo gruppo se ne aggiungerà un secondo di 60 giovani che sbarcherà a Elmas martedì 23 dicembre. «Sarà un momento di grande festa», ricorda il presidente dell'associazione Sardegna Belarus Giuseppe Carboni, «ma anche molto delicato perché le famiglie dovranno prendersi carico dei bambini, assumendosene la responsabilità anche in rapporto alle loro condizioni di salute riportate nei certificati sanitari».
GLI OSPITI I bambini del progetto Chernobyl hanno dai sette ai dodici anni. Dei 120 in arrivo, 95 saranno ospitati da famiglie di Cagliari e della provincia, 25 a Sassari. Quelli del secondo gruppo, invece, sono più grandi: hanno 13-14 anni e ripartiranno il 7 gennaio. Molti di loro non hanno una famiglia e vivono tutto l'anno negli istituti di accoglienza o in situazioni di estremo disagio. Altri, pur avendo una famiglia, partecipano ugualmente al progetto di accoglienza per quella stessa ragione di carattere medico che per loro è di vitale importanza: respirare aria pulita. Il soggiorno in Sardegna, però, è anche un'occasione di scambio culturale perché i bimbi fanno le prime esperienze di viaggio, imparano l'italiano, allacciano nuovi rapporti con le famiglie che li ospitano, con le quali restano in contatto anche dopo il rientro. I più grandi, quest'anno, parteciperanno a un laboratorio in collaborazione con Radio Bonaria, la voce della parrocchia e del santuario di Nostra Signora di Bonaria.
NICOLA PERROTTI

13/12/2008