Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Luna Rossa, lo sbarco il 23 novembre

Fonte: L'Unione Sarda
14 novembre 2013

L'avventura cagliaritana del team di Bertelli sta per iniziare. Il quartier generale al molo Sabaudo

 

Massidda: «È una grande occasione, ci saranno posti di lavoro»

 


Un'occasione da non perdere. Luna Rossa, anche se ancora manca l'ufficialità del team, ha scelto Cagliari come base operativa in vista della Coppa America 2017, e già fervono i preparativi. «L'appuntamento è per il 23 novembre, giorno del primo “sbarco” nel capoluogo per iniziare a scaricare l'attrezzatura», spiega Piergiorgio Massidda. Una scelta per nulla scontata, se si pensa che varie città di mare in tutto il mondo avevano fatto carte false pur di ospitare Luna Rossa.
L'INDOTTO Tra professionisti e i loro familiari si parla di almeno ottanta persone che arriveranno a Cagliari nei prossimi mesi: dormiranno, mangeranno, faranno la spesa e andranno in giro per le strade del capoluogo. Senza contare gli appassionati del team, che ha fans sparsi in tutto il mondo e che da sempre viaggiano da ogni continente per andare nel “quartier generale” di Luna Rossa.
IL MOLO Alla fine la scelta del team è ricaduta sul molo Sabaudo, considerato la zona migliore per le necessità della squadra. Una decisione presa dopo che gli esperti hanno analizzato varie zone, tra cui il Porto Canale, il molo di San Bartolomeo e quello Ichnusa, che però non sono stati considerati adeguati alle loro esigenze.
L'AUTORITÀ PORTUALE Per Massidda, ufficialmente ancora alla guida dell'Authority nonostante la sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato la sua nomina illegittima, è una grande soddisfazione: «Luna Rossa a Cagliari permetterà di dare lavoro a tante aziende sarde, ho chiesto personalmente che si punti su aziende regionali. Ci sarà nuova occupazione per la gente che vive qua». Senza contare le professionalità isolane che si formeranno lavorando con uno dei team più famosi al mondo: «I ragazzi che avranno la possibilità di fare qualcosa con Luna Rossa acquisiranno conoscenze importanti, che potranno poi essere utili in futuro».
LA VISITA La comunicazione di Luna Rossa nella quale scrive l'intenzione di utilizzare il Molo Sabaudo è arrivata con una lettera di Bertelli pochi giorni fa. Ma in realtà una “tappa” fondamentale c'è stata a metà ottobre, con il “blitz” del patron a Cagliari per visitare il porto e capire se davvero poteva essere il posto ideale per la sua squadra. L'imprenditore è rimasto più che soddisfatto. Tra i punti a favore di Cagliari la vicinanza dell'aeroporto alla città e del porto al centro del capoluogo. Le condizioni ideali di vento, mare e clima, poi, hanno fatto il resto. Secondo alcune indiscrezioni Luna Rossa dovrebbe pagare poco meno di trentamila euro all'anno per usufruire del molo Sabaudo. Inutile dire che il team Prada garantirà all'intera città guadagni, sotto tutti i punti di vista, ben più rilevanti.
Piercarlo Cicero


Nave bloccata per la vertenza tra armatore e equipaggio

L'ostacolo della Kenza


La nave Kenza è bloccata da mesi nel porto di via Roma. Le principali vittime di questa vicenda sono i quindici marinai che hanno deciso di rimanere nel capoluogo dopo che per tanto tempo hanno lavorato senza percepire lo stipendio.
Una situazione sempre più complicata da gestire per l'Autorità Portuale, ancora di più ora che Luna Rossa sistemerà la sua base operativa proprio là vicino, nel molo Sabaudo. Insomma, da una parte ci sono i diritti sacrosanti dei marinai della nave marocchina, che hanno giustamente deciso di incrociare le braccia e smettere di lavorare fino a quando non saranno pagati, ma dall'altra vanno anche considerati i problemi logistici che la presenza del mercantile potrebbe causare con l'arrivo del team di Bertelli.
Negli uffici dell'Autorità Portuale si sta lavorando per trovare la soluzione ideale, un modo per permettere ai marinai di rimanere nel porto, magari con la loro barca ormeggiata in un'altra zona. Proprio l'altro ieri, tra l'altro, è arrivata la notizia che il proprietario della Kenza dovrà pagare 180mila dollari di stipendi arretrati ai quindici membri dell'equipaggio della nave. Una decisione arrivata dal Giudice del lavoro. Se l'armatore non dovesse adempiere al pagamento, la nave potrebbe addirittura essere messa all'asta, e gli stipendi verrebbero pagati con il ricavato della cessione.
Da quando la nave è ferma al porto c'è una vera e propria gara di solidarietà per aiutare i marinai. Roba da mangiare, acqua da bere e per lavarsi, vestiti. I cagliaritani hanno donato di tutto per dare una mano a questi ragazzi da troppo tempo senza uno stipendio.
A settembre il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, aveva sollecitato con una lettera l'intervento del ministro degli Esteri, Emma Bonino, affinché si adoperasse con l'ambasciatore del Marocco per risolvere la vicenda della portacontainer.