Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lirico, un Mozart fresco e brioso

Fonte: La Nuova Sardegna
21 ottobre 2013

CAGLIARI 
 

 
“Così fan tutte”, la lettura sobria ma vivace di Christopher Franklin 
 
 
 
 
 



di Gabriele Balloi

 

CAGLIARI Bastano forse le prime battute, gli accordi secchi e perentori con cui Christopher Franklin avvia l’ouverture di “Così fan tutte”, per avere un’idea dell’edizione a cui si sta per assistere. Quinto appuntamento con la Stagione operistica del Teatro Lirico (cinque repliche da stasera fino al 26 ottobre), ha debuttato venerdì con un allestimento risalente al febbraio 2012 e giunto da La Fenice di Venezia, firmato nella regia da Damiano Michieletto. È in scena, difatti, il terzo e ultimo dei capolavori nati col sodalizio artistico fra Mozart e Lorenzo Da Ponte. Dramma giocoso in due atti, “La scuola degli amanti” (come recita il sottotitolo e originario nome dell’opera) è forse la più lucida e disincantata delle pagine mozartiane. E, come detto sopra, la sinfonia d’apertura già rende a sommi capi quel che sarà, in generale, il carattere interpretativo del giovane direttore statunitense. L’Orchestra del Lirico ha un suono piuttosto leggero stavolta, quasi “intimidito”, come se si trattenesse; arriva all’orecchio qualche incertezza da parte dei corni, ma perfino gli archi a momenti paiono mancare di presenza timbrica, pur tenendo conto della scrittura limpida ed essenziale che caratterizza la partitura. Nell’insieme, però, il tutto risulta abbastanza fresco, brioso, scattante, con tempi metronomici abbastanza spediti, ora efficaci ora magari un po’ penalizzanti il fraseggio, ma funzionano. Altrettanto può dirsi della trasposizione di Michieletto, che porta la vicenda ai nostri giorni. Se tanto asciutta, sobria ma vivace è la lettura di Franklin, non lo appare meno la dinamica ambientazione in un hotel di Paolo Fantin o i costumi di Carla Teti, entrambi ben lontani da orpelli settecenteschi, eppure perfettamente funzionali a illustrare con ironia una tematica universale come quella di “Così fan tutte”, che valica il tempo storico e lo spazio geografico. A incarnare i protagonisti del dramma, è un convincente sestetto di interpreti. I due ufficiali Guglielmo e Ferrando sono, rispettivamente, Mario Cassi e Randall Bills, di timbro turgido e incisivo il primo, più leggera e nobile la vocalità del secondo che pure si distingue, nelle arie principali, per una certa intensità d’accenti. Anche le due sorelle e amanti degli ufficiali, sono ben impersonate da Yolanda Auyanet che è una Fiordiligi carismatica, affascinante fin nei suoi complessi turbamenti, voce piena, pulita e di discreta agilità, e da Paola Gardina che dà vita a una Dorabella tanto tenera quanto civettuola ed ingenua, con la sua vocalità più scura e fremente. Bruno De Simone è un buon Don Alfonso, beffardo e sornione, perfettamente calato nel personaggio, così come la deliziosa e cinica Despina di Alessandra Marianelli, brava nel canto quanto nella recitazione.