Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il piano di Antonello Salis davanti ai palazzoni di Sant’Elia

Fonte: La Nuova Sardegna
21 ottobre 2013

 
 
 
 
 



CAGLIARI

Oltre agli incontri con il giornalista Federico Rampini e con i sociologi Jean Louis Fabiani e Mario Ortì Mata, molto altri appuntamenti ieri per la quarta giornata della “Festa d'arte e comunità” organizzata dalle associazioni Carovana Smi, Malik ed Interdiciplinarte, che fino al 27 ottobre animerà il quartiere di Sant’Elia, con l'obiettivo di trasformare, attraverso la cultura, nel cuore pulsante della città una delle sue periferie. Con uno sguardo da Cagliari si allarga fino all'Europa e alle sue zone estreme, altre “periferie”, altrettanto trascurate. Nel pomeriggio, nella sala conferenze del Lazzaretto, partendo dal libro “Identità ed autonomia in Sardegna e Scozia” (Maggioli edizioni), realizzato in collaborazione tra l'Università di Cagliari e quella di Edimburgo, i due docenti universitari Gianmario Demuro e Francesco Nola, coordinati dal giornalista Giuseppe Meloni, hanno provato a delineare il senso dell’autonomia sarda ed i suoi sbocchi futuri. Le “incursioni artistiche” negli angoli inconsueti di Sant’Elia sono iniziate invece a mezzogiorno nel mercato all’aperto del quartiere. La performance “Agoraphobia”, in prima regionale, dell'artista Doria Deflorian ha esplorato l'impossibilità dello stare insieme coinvolgendo i frequentatori del mercato. Alle 17,30 il vulcanico Antonello Salis ha portato il suo piano in via Schiavazzi, davanti ai palazzoni “simbolo” del degrado. I laboratori invece hanno aperto alle 10, sempre in via Schiavazzi, con “L'art du déplacement”: le performance aperte di Laurent Piementosi, Fabio Saraceni e Davide Buzzi si sono intrecciate con i corsi di writing e pittura murale di Federico Carta e con i laboratori degli orti da passeggio creati ad hoc per i più piccoli. Dalle 21 in poi spazio tutto per la musica: prima con la performance dell'artista ed attivista tunisina Alia Sellami e poi con il concerto dedicato ai “Paesaggi sonori” di Sant'Elia di Francesco Medda.