Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nel bagno compare il gradino, disabile in trappola a casa sua

Fonte: L'Unione Sarda
15 ottobre 2013

VIA LA SOMME. Dopo che il Comune glielo ha ristrutturato

 


Vittorio Pandolfi ha 55 anni ed è affetto da una grave disabilità congenita che gli impedisce una vita autonoma. Abita da sempre in un appartamento comunale, in via La Somme 2, quartiere di San Michele, insieme alla madre Maria Concas, che oggi ha 89 anni e che, complice l'età, non è più in grado di assisterlo come un tempo. Vittorio non deambula, si muove su una sedia a rotelle. Il suo sogno è riuscire a lavarsi tutti i giorni. Ma può farlo solo due volte alla settimana, quando a casa si presenta l'assistente domiciliare (remunerata in parte dal Comune, in parte dalla stessa famiglia) che lo aiuta a entrare in doccia. L'uomo, infatti, dev'essere necessariamente sollevato di peso perché in bagno c'è un gradino.
Un dislivello che non creerebbe alcun disagio a un normodotato, ma per Vittorio rappresenta un ostacolo insormontabile. La famiglia Pandolfi ha ripetutamente implorato il Comune (proprietario dell'immobile) di eliminare la barriera architettonica, ma non ha avuto risposta. «Vivo in questo appartamento da 57 anni», racconta l'anziana vedova, «il bagno è sempre stato molto piccolo, ma finché le forze mi hanno sostenuto io e mio figlio ci siamo arrangiati». Due anni fa la svolta. «Abbiamo fatto richiesta di un ampliamento e siamo stati accontentati. Il Comune ha inviato una squadra di operai che hanno buttato giù un muro e ingrandito il bagno». Tutto bene se non fosse che l'impresa ha realizzato un gradino che prima non c'era. Per risolvere un problema, insomma, se n'è creato un altro. «Da quel giorno la nostra vita si è ulteriormente complicata. Io stessa fatico a lavarmi», si lamenta la novantenne padrona di casa.
Rosalba Pandolfi, 57 anni, sorella maggiore di Vittorio, è disperata e chiede aiuto. Ma dal Comune tutto tace. «Sono ormai due anni che chiediamo l'eliminazione di quel gradino, ma gli operai non sono mai più tornati. Il problema non è solo il dislivello. Anche il pianale è stato fatto male, nel senso che non è stata realizzata la pendenza, con il risultato che ogni volta che mio fratello si lava si allaga tutta la casa. Siamo stati costretti a sistemare una sedia nella doccia per farcelo stare, mentre mia madre riesce a bagnarsi solo con l'aiuto di una bacinella perché anche lei ha difficoltà a scavalcare il gradino».
Paolo Loche