Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«I contributi? Agli amici e ai soliti noti»

Fonte: La Nuova Sardegna
1 ottobre 2013

Per Giuseppe Farris escluse le piccole associazioni, denunciati sospetti di favoritismi e di posizioni altamente incompatibili

CULTURA E SPETTACOLO »L’OPPOSIZIONE ATTACCA




CAGLIARI La denuncia è diretta, chiara e forte: nell’assegnazione provvisoria dei contributi pubblici alle associazioni culturali e dello spettacolo l’amministrazione Zedda è incorsa in favoritismi e scelte sospette. A spalancare le porte a una polemica destinata certamente a inasprirsi è stato il gruppo del Pdl in consiglio comunale, capeggiato da Giuseppe Farris. Con una conferenza stampa dove i rappresentanti del centrodestra hanno cavalcato apertamente il malcontento delle associazioni escluse dagli aiuti comunali e di quelle che lamentano di aver ricevuto troppo poco e su tempi inaccettabilmente lunghi: «I criteri che regolano l’assegnazione dei contributi pubblici hanno la pretesa di essere scientifici - ha accusato Farris - ma in realtà trentadue punti su cento sono legati alla qualità della proposta, quindi discrezionali». Non solo: «Gerarda Ventura, che fa parte della commissione, ha fatto parte della compagnia La Carovana, che prenderà 26164 euro, uno dei contributi più elevati. In palese violazione del regolamento». Ancora: secondo Farris c’è sospetto di combine per i 29303 euro assegnati a Cada Die teatro, perché «il rappresentante legale della compagnia è il convivente della portavoce del sindaco, Valentina Lo Bianco» ed è «lo stesso che gestisce in parte lo spazio comunale della Vetreria di Pirri». C’è poi la posizione di Serena Saba, chiamata come membro esperto nella commissione che valuta i progetti nella sezione letteraria e laboratoriale, che secondo Farris «fa soltanto la supplente e non è chiaro se abbia i titoli necessari per svolgere quel ruolo». Infine la posizione sul filo del rasoio delle società che fanno capo ai fratelli Massimo e Michele Palmas: per loro ci sono 29303 euro come Festival internazionale jazz in Sardegna e altri 9867 come Sardegna Concerti, il contributo più generoso fra tutti quelli che riguardano la musica, teatro, danza e arti performative malgrado la sfilza di procedimenti penali definiti e in corso: «Verificheremo» hanno annunciato i consiglieri dell’opposizione. Inutile aggiungere che a gruppi di riconosciuto valore come Figli d’arte Medas sono andate le briciole (2819 euro) dei 280 mila euro distribuiti, mentre cinquantadue associazioni e compagnie si sono viste respingere i progetti: neppure un soldo perché non hanno raggiunto i sessanta punti, il minimo richiesto. Fra queste - ma è solo un esempio - Euterpe iniziative musicali, che ha portato a Cagliari una pianista di livello internazionale come Gloria Campaner ma non vedrà un centesimo. Ecco perché - come hanno chiesto in coro Farris, Maurizio Porcelli, Stefano Schirru e Anselmo Piras - il regolamento dev’essere rivisto: «I criteri - hanno sostenuto i consiglieri del centrodestra - devono garantire pari condizioni a tutti e dare qualche possibilità anche alle piccole associazioni, che spesso propongono progetti innovativi e interessanti». Mentre il metodo «algebrico» inventato dall’assessore Enrica Puggioni premia i soliti noti e nel complesso «crea soltanto caos» rivelandosi - secondo l’opposizione - «un autentico flop». Per Porcelli «sarebbe utile ritornare al criterio adottato dall’amministrazione Floris, con la suddivisione dei progetti in tre fasce, che ha sempre funzionato benissimo». Altrimenti - ha avvertito Piras - si andrà avanti in quest’opera di «distruzione sistematica della cultura in città». (m.l)