Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Stelle in campo per il gol della solidarietà

Fonte: La Nuova Sardegna
9 dicembre 2008

MARTEDÌ, 09 DICEMBRE 2008

Pagina 5 - Sardegna

di Mario Frongia

Cantanti e calciatori insieme per aiutare la ricerca sulla sindrome di Crisponi


CAGLIARI. Tre ragazzini di origini turche in Germania. Una bambina in Calabria. Venticinque casi in Sardegna. Di questi, solo cinque sono ancora in vita. Hanno dai 4 a 28 anni: l’«anziana» dei sopravissuti ha visto morire quattro suoi fratelli. Ieri, era a bordo campo. Sorridente ma particolarmente provata. Ha avuto la foto con Marco Carta. E anche l’autografo di Enrico Ruggeri e di Mogol. Una giornata da non dimenticare. Finché dura. Perché di sindrome di Crisponi si muore. Una ragione di più per fare in fretta. E trovare un farmaco che dia speranze. Se possibile, la vita.
«La ricerca dà speranza. Dai speranza ai ricercatori» la scritta con lo spray su un pezzo di lenzuolo appeso in tribuna al sant’Elia. A proposito, «Una partita per Tani» ieri si è chiusa con la nazionale cantanti che ha battuto 4 a 2 le “stelle” di Sky. Notizia: in bianco Altafini e Paolo Rossi. Puntuale sotto porta, lo «zio» Bergomi e Trevisani.
Per i cantanti, doppietta di Luca Barbarossa, «gollasso» per Ruggeri e Marco, vocalist degli Zero Assoluto. Per il Marco locale, stellina di Amici della De Filippi, è stato un tripudio. Peccato che in zona gol sia stato una frana: «Ho giocato sempre poco e male a calcio. Oggi, contava essere qui». Marco Carta ha aperto la serata. Con «Mi ritorni in mente» ha unito i ventimila accorsi allo stadio. Ovazione. E prima ola. «A Roma, nell’ultima partita della nazionale cantanti sono state 33. Vedremo come ve la cavate» hanno segnalato Emanuela Postacchini e Matteo Vespasiani, conduttori a bordo campo. Ebbene, le ola del sant’Elia sono state 16. Non male. «Perdonate i nostri errori ma - ha aggiunto Mogol - importa aiutare le famiglie vittime dell’alluvione di Capoterra e contribuire agli sforzi dell’Associazione sindrome di Crisponi». Applausi. Dribbling ironico di Massimo Mauro: «Spezzeremo le reni ai cantanti». L’ex di Juve e Napoli sul tema solidarietà è in prima fila. Con Vialli ha creato la «Fondazione Valli Mauro» e si batte contro la sclerosi laterale amiotrofica. Insomma, un pomeriggio dedicato al prossimo. «Abbiamo incassato centomila euro e staccato sedici mila biglietti. Peccato sia mancato il sostegno della Regione. Ma va bene lo stesso, è stata una grande festa» ha polemizzato Gianluca Pecchini, direttore organizzativo nazionale cantanti. Capita. Di fatto, una partita segnata: da solidarietà e altruismo. E dall’entusiasmo di un pubblico affettuoso e partecipe. I «cantanti» mancavano da Cagliari dal giugno’98. Avversari, gli arbitri. Fu un successo. Il passato. Il presente è una sfida voluta da Sky, sposata dall’Associazione sindrome di Crisponi, sostenuta da Cagliari calcio e varie istituzioni. In tv stasera alle 21 su Videolina. Media e ricerca. «Abbiamo un programma che prevede lo screening nell’isola, costa mezzo milione di euro e può condurre al farmaco anti sindrome» fanno sapere dall’associazione. Insomma, lotta a tutto campo. «Crlf1» è la sigla del gene identificato dagli scienziati cagliaritani Laura e Giangiorgio Crisponi. Quattro lettere e un numero per spiegare un problema letale del sistema che regola la temperatura corporea. Ieri, l’hanno saputo in tanti. Tra ole e palloncini colorati. Applausi e coretti. Canzoni rifatte e motivetti rock. Con Marco Carta che, stravolto dalla fatica, si accascia tra le braccia di una signora. Giusto un attimo. Immaginarsi le urla delle «Cartine», gruppetto di adolescenti in tribuna con lacrimucce isteriche, fidanzati e striscione al seguito. Dettagli. La festa è stata ricca e completa. Sulle note di «We are the champions», il tecnico rossoblu Allegri ha sfoderato il numero per il quale era noto e che adesso proibisce ai suoi: il lancio lungo. Mario Sconcerti, tecnico di Sky sport Star, volta pagina: «L’appuntamento giusto nel luogo giusto». Paolo Rossi, campione del mondo a Spagna ‘82: «Qui, vent’anni fa ho preso un sacco di botte (Valeri, ndr). Oggi, sono felice di esserci». Applausi per Pablito, Paolo Mengoli, Marco Masini e Neri Marcoré anche dal centinaio di disabili a bordo campo. In visibilio per la vicinanza di Lopez, Conti, Jeda e Agostini. E la partita? «Abbiamo vinto tutti. E’ stata una fantastica esperienza. Il punteggio? Il 4 a 2 dice che siamo stati più concreti» gongola Sandro Giacobbe, mister dei cantanti. Giacobbe non dice che Marchegiani, decisivo su Mauro, Altafini, Bergomi, Pozzecco (sì, il play del basket Usa), ha giocato in prestito con le «ugole».
In sintesi, poco calcio in senso stretto. Molto spettacolo, aggregazione e la sensazione di essere in tanti. E generosi. Forse, la piccola Tani e i quattro con il suo male, più le famiglie devastate dall’alluvione del 22 ottobre, da ieri, sono un tantino meno sole.