Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Un'offesa per i sardi»

Fonte: L'Unione Sarda
12 settembre 2013


È rivolta dopo il no di Meridiana ai bandi di gara della Regione
«Uno schiaffo l'annuncio di prezzi bassi sui voli fuori dall'Isola»
di Augusto Ditel
Meridiana inverte la rotta - sì alla Sicilia, ni alla Sardegna - e il popolo del web si ribella. Il j'accuse nei confronti della compagnia aerea dell' Aga Khan , che poco più di un mese fa ha festeggiato (!) il mezzo secolo di vita, è esplicito, spietato in certi casi. Si teme che la decisione di applicare tariffe low cost (meno di 50 euro per tratta) ai nati e residenti in Sicilia, sia l'anticamera dell'addio alla Sardegna. C'è chi invece pensa si tratti di una scelta polemica nei confronti della Regione sarda. I social network e il sito del nostro giornale sono stati presi d'assalto da cittadini indignati dopo aver appreso dall'ad Roberto Scaramella che la scelta di una continuità territoriale fai da te , senza i lacci e i lacciuoli imposti dalla legge che regola la materia, non è applicabile in Sardegna.
COMUNICAZIONE «Questo - denuncia con coraggio Elisabetta Manca , giovane e pugnace dipendente della Geasar, la società di gestione dell'aeroporto di Olbia controllata dalla stessa Meridiana - è sicuramente il modo peggiore per comunicare, da parte della compagnia. Non si può dire che “in Sardegna non ci sono le condizioni per effettuare le stesse tariffe”. Ma come? Fino a ieri la Sardegna e la continuità territoriale andavano bene e ora? E cosa dire di tutti gli interessi che Meridiana, in quanto proprietaria della Geasar, gestisce e gestirà per i prossimi 40 anni in Sardegna non di certo in Sicilia? Le dichiarazioni dell'ad - conclude la Manca - sembrano davvero poco riconoscenti, e non aiuteranno a far aumentare i passeggeri sui voli. Anzi».
TUTTI A CASA Ci va giù duro, il deputato del Pdl Mauro Pili . «La scelta di Meridiana di andare in Sicilia a svolgere la continuità territoriale con prezzi low cost smaschera proprio il piano di speculazione sulla Sardegna, fregandosene dei sardi e dei suoi lavoratori. La decisione di Meridiana offende la Sardegna e i sardi. Una scelta adottata da un gruppo dirigente che andrebbe cacciato via dall'isola per aver tentato in tutti i modi di lucrare sull'insularità della Regione. Una decisione che colpisce i lavoratori e che rappresenta l'epilogo di una gestione tutta tesa a utilizzare la nostra terra come un Bancomat per foraggiare le perdite dell'azienda frutto di acquisti scellerati di altre compagnie».
UPC Ecco Antonio Satta , politico di lungo corso (oggi segretario nazionale Upc) che ha conosciuto i tempi d'oro di Alisarda e, fin da quando era assessore regionale all'Urbanistica (giunta Cabras), ha sempre sostenuto che debba essere «la Regione a occuparsi di un'efficiente politica dei trasporti. Altrimenti - dice -, la Sardegna non andrà da nessuna parte. Fino a oggi, non lo ha fatto e tutti questi problemi traggono origine da questa deficienza che ci fa sentire all'anno zero. Meridiana non abbandonerà la Sardegna e la decisione di praticare basse tariffe in Sicilia non può coincidere con l'abbandono della Sardegna». Satta ha un pensiero speciale anche per l'Aga Khan, il proprietario unico della compagnia. «Ha sempre pagato di persona, con soldi suoi. E continua a farlo da 50 anni a questa parte, nonostante l'abbiano cacciato dalla Sardegna. E oggi si stendono tappeti rossi agli Emiri arabi, senza neppure discutere su quello che vogliono fare».
I SINDACI Alla luce degli ultimi eventi, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda si dice «molto preoccupato del futuro dei 200 dipendenti di Meridiana che vivono nel Cagliaritano», e il timore che dalla cassa integrazione con scadenza giugno 2015 si passi alla disoccupazione lui l'ha esternato allo stesso ad Roberto Scaramella.
Pur essendo convinto che «Meridiana non abbandonerà l'isola», il primo cittadino di Olbia Gianni Giovannelli invita il vettore «a presentare un nuovo piano industriale che contempli lo sviluppo di nuove rotte» e chiede al governatore «di indire un nuovo bando della continuità territoriale per le destinazioni di Roma Ciampino, Milano Malpensa. Bergamo Orio al Serio, Bologna, Verona, Torino, Napoli e Catania».