Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Una vita a cavallo aspettando l'ippodromo

Fonte: L'Unione Sarda
10 aprile 2008

Carlo Lastretti, 65 anni, due figlie, affabile magra composta eleganza cagliaritana di qualche tempo fa, ha iniziato a montare a cavallo nel 1955.«Alla scuola d'equitazione (salto a ostacoli) dell'ippodromo, al Poetto». I lavori di rifacimento della pista dovrebbero finire prima dell'estate. «Posto meraviglioso, famoso in tutta Italia per il suo fondo, ottimo per il cavallo». Spieghi. «Un terreno non molto duro né molto morbido, sabbioso, che rispetta il piede del cavallo». Importanza del piede equino. «Gli inglesi dicono no foot no horse (non piede non cavallo)». Un altro accredito. «Gli arabi del secolo scorso, per non farsi impressionare dall'aspetto del cavallo, steso un tappeto tra due palme, lo facevano passare dietro per poterlo valutare solo in base alla parte inferiore delle zampe». Esaminiamolo dai piedi alla testa, perché si dice pazzo come un cavallo? «Sempre predato, mai predatore, è un animale dal sistema nervoso delicatissimo che sta sempre sulla difensiva, perciò basta un nulla per farlo imbizzarrire». Per l'addestramento? «Sto calmo, non uso maniere forti, gli do fiducia, cerco di capirlo». Importanza del cavallo in gara. «Tanta che viene annunciato prima il nome del cavallo e poi quello del montatore». Il cavallo degli scacchi muove a elle, se lo fa il cavallo vero, che si dice? «Che scarta l'ostacolo». Cosa vuol dire rompere? «Cambiare andatura: da passo rompe al trotto, da trotto rompe al galoppo». Perché si dice datti all'ippica? «Per insultare i pigri; gli ignoranti pensano faccia tutto il cavallo e nulla l'uomo». Perché si dice a caval donato non si guarda in bocca. «L'età del cavallo (dunque il suo valore) si vede dalla dentatura». Cinquant'anni di concorsi ippici. «Ad Ala Birdi, Cagliari, Chilivani, Grosseto, Porano, Roma, Santa Teresa di Gallura, Verona». La soddisfazione più grande. «A Cagliari, negli anni 80, in una gara di salto a ostacoli di potenza (si alza progressivamente il livello degli ostacoli), dove a un metro e ottanta sono rimasto solo e ho vinto». Oggi. «Sto addestrando per il salto a ostacoli Efendi, un cavallo importante di un amico, figlio di un razzatore (riproduttore di grande valore) tedesco e di una fattrice francese». Per il futuro? «Qualche altro concorso con Efendi». Siamo a cavallo, ancora. CLAUDIO SUSMEL 10/04/2008