Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Chiude il telefono “amico” degli anziani

Fonte: L'Unione Sarda
9 settembre 2013


POLITICHE SOCIALI.

Si conclude domani il progetto “Estate solidale”: in due mesi 620 telefonate
 

Il coordinatore: «Sono stati giorni intensi, peccato interrompere ora»
Il più anziano ha 94 anni e sta su una sedia a rotelle, ma più delle passeggiate gli mancava una voce amica con cui conversare. Come lui, tanti altri nonnini che, rimasti soli in città, si sono rivolti allo sportello telefonico di “Estate Solidale”, il progetto realizzato dall'assessorato comunale alle Politiche Sociali in collaborazione con l'associazione Mondo X di padre Salvatore Morittu.
Attivo dallo scorso 24 giugno, per il dodicesimo anno, dalle 8.30 alle 11.30 e dalle 16.30 alle 19, festivi compresi, si concluderà domani, quando dalle 19 il numero 070.680643 cesserà di essere operativo. «Sono stati 75 giorni di intenso lavoro», spiega Pierluigi Serra, coordinatore del centro d'ascolto al convento San Mauro, «ma il sorriso degli anziani ci ha ripagato di tutte le fatiche».
Come anche i numeri, ben al di sopra delle aspettative. Oltre 620 telefonate (200 in più rispetto al 2012) sono state prese in carico dallo staff del centralino, composto da un pedagogista, una psicologa, un operatore sociale e un mediatore culturale: perlopiù richieste di ascolto e di compagnia, ma anche di aiuto concreto.
Così altri quattro volontari di Mondo X hanno provveduto ad accompagnare gli anziani dove richiesto: visite mediche, fare la spesa, espletare pratiche burocratiche. Complessivamente, da fine giugno a oggi, ci sono stati 80 accompagnamenti. L'associazione ha persino organizzato degli eventi ludico-culturali di gruppo, «per conoscere meglio la città ma, soprattutto, per socializzare tra loro»: oltre 35 anziani hanno partecipato alle gite di Giorgino, Colle San Michele, Marina Piccola e Monte Claro (quest'ultima ieri sera). Un occhio di riguardo anche agli anziani impossibilitati a uscire, perché disabili gravi: «Spesso ci hanno chiesto di fargli un po' di compagnia in casa, e li abbiamo accontentati».
Impossibile tracciare un identikit del beneficiario di “Estate Solidale”: «La solitudine non ha confini di quartiere, né conosce il portafoglio», è l'amaro commento del coordinatore. «Sarebbe bello», conclude Serra, «riuscire a prolungare il periodo di attività».
Michela Seu