Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Molentargius, tutte le spese dell'ente

Fonte: L'Unione Sarda
4 settembre 2013

Mentre la Procura indaga sui convegni, autorizzata la crescita dello staff della dirigenza del parco

 

Ogni mese 5700 euro per l'Infopoint e 1000 per la custodia dei cani

 


Per muoversi all'interno del parco di Molentargius c'è solo l'imbarazzo della scelta: scooter, camion, utilitarie e mezzi da lavoro non mancano. Le macchine a disposizione dell'ente che gestisce l'oasi sono più delle cinque dichiarate sul sito (censimentoautopa.gov.it) del Governo. Nell'ultimo anno l'amministrazione dell'oasi ha rinnovato le assicurazioni di uno scooter Scarabeo 100cc, un autocarro, un quadriciclo, un Fiat Scudo, un Fiorino, due Panda, due Ducato (da 7 e 3 posti), oltre a un Energreen e un Terna, ovvero due macchine necessarie (un decespugliatore e un mezzo con braccio meccanico), insieme a un trattore, per la manutenzione del parco. Da poco si è aggiunto al gruppo anche un Piaggio Quargo usato (del 2005) pagato 7mila euro a una concessionaria di Pontassieve, vicino a Firenze.
IL PARCO AUTO Un parco auto sempre perfetto: negli ultimi sei mesi gli uffici hanno liquidato due fatture da 270 e 220 euro per il lavaggio, affidato a una ditta esterna. I consumi di carburante sono alti. Tra febbraio e marzo di quest'anno sono stati pagati in tutto 6.405 euro di «gasolio per autotrazione». Poco meno di quattromila litri. Poi a luglio altri 578 alla Kuwait Petroleum per «fornitura carburanti per autotrazione».
A Molentargius anche i cani costano. Tutti i randagi catturati nell'area dell'oasi vengono affidati a una struttura convenzionata, a cui ogni mese arriva un bonifico di circa mille euro. Per l'Infopoint, che prima era gestito dal personale del Parco, dal 2012 si spendono 5.700 euro al mese.
L'INCHIESTA SUI CONVEGNI Poi ci sono i convegni. Oltre a quello su cui la Procura ha deciso di indagare, organizzato da Vivilitalia, società creata da Legambiente, gli incontri e i simposi sono stati tanti. Alcuni con invitati internazionali, come quello legato al Progetto Life, di dicembre 2011. Un simposio di due giorni con tanto di traduttore simultaneo, pagato 1.149 euro.
Ma le novità in vista per l'edificio Sali scelti, che ospita gli uffici del Molentargius, non mancano. A luglio l'assemblea (presenti tutti e quattro i sindaci dei Comuni azionisti del Parco) ha dato il via libera all'atto di indirizzo per la nuova «struttura organizzativa e dotazione organica del consorzio». La proposta del direttore Bruno Paliaga è stata approvata. Prevede, a parte il direttore, «un Ufficio Staff Presidenza, una figura dirigenziale di supporto alla direzione, un Servizio Tutela della Natura coordinato dalla Direzione». Il presidente avrà a disposizione un capo di gabinetto, e un «Servizio comunicazione, porta voce presidente e Relazioni esterne».
L'AREA AMMINSTRATIVA L'area amministrativa sarà così articolata: «Servizio Finanziario e Amministrativo, Servizio Affari Generali e Istituzionali, Bandi di Finanziamento e Programmi Comunitari, Urp, Servizio Affari del Personale e Legali, Gare e Contratti». Infine un'area tecnica, organizzata con «Servizio Pianificazione e Sviluppo Servizio Manutenzioni, Servizio ICT Presidio e Sicurezza».
Michele Ruffi
 


Parla il presidente

Mauro Contini:
«Niente sprechi,
siamo rigorosi»


Il direttore del parco di Molentargius alloggia - quando è a Cagliari - in un albergo quattro stelle: Bruno Paliaga nei giorni scorsi ha spiegato di non trovare in questo «nulla di scandaloso». Il sindaco di Quartu, Mauro Contini, firmò la convenzione con l'area marina protetta di Villasimius, che prevedeva anche il rimborso delle «spese di viaggio per recarsi presso l'Ente parco». Ma il primo cittadino non sapeva che il direttore - con casa a Villasimius - abitualmente pernottava in albergo, a mezza pensione. «Non conosco ancora nel dettaglio la vicenda e per il momento non voglio commentarla», dice Contini, che però ricorda: «Io e gli altri sindaci che partecipano all'assemblea del Parco, non prendiamo un solo centesimo. E la convenzione che ci permette di avere un direttore unico per le due oasi, ha come obiettivo anche quello di risparmiare». Lo stipendio infatti viene pagato per il 70 per cento dall'area marina protetta e per il 30 per cento dagli uffici di Molentargius.
Contini ricorda: «Purtroppo il Parco viene rappresentato come un pozzo senza fondo in cui i soldi sono spesi con leggerezza. Questo è falso: si sono fatte tante cose negli anni, a partire dalle spese del consorzio Ramsar, che non possono essere accomunate alla gestione dell'oasi degli ultimi anni. I nostri revisori dei conti sono molto puntuali e attenti, non permetterebbero di certo sprechi».
Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, azionista di maggioranza insieme a Quartu (entrambi rappresentano il 45 per cento di Molentargius), preferisce non esprimersi sul direttore che alloggia in albergo quattro stelle. Nessun commento neanche dal suo staff. Paliaga è stato nominato a novembre del 2012 e per ora l'hotel è costato circa ottomila euro, pagati con due determine (la 494 del 2012, da 4.420 euro, e la 418 del 2013, di fine luglio, per 3.482 euro), dagli uffici del Molentargius. (m.r.)