Rassegna Stampa

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Emergenza povertà: colpisce un sardo su quattro. La Caritas apre due nuovi centri

Fonte: web cagliaripad.it
13 agosto 2013

12 Agosto 2013 ore 12:58
 

Il primo ad aprire sarà Villa Asquer, per la quale si attendono soltanto gli ultimi dettagli dell'iter burocratico già avviato. Il secondo edificio è il complesso di Castello vicino alla chiesa di Santa Croce

 

Un sardo su quattro è povero e per venire incontro alla nuova emergenza sociale la Caritas di Cagliari ha in programma l'apertura di due nuovi centri di accoglienza in grado di dare risposte alla richiesta di aiuto degli indigenti. Il primo ad aprire sarà Villa Asquer, per la quale si attendono soltanto gli ultimi dettagli dell'iter burocratico già avviato e poi la spazio di viale Ciusa sarà a disposizione della Caritas. Il secondo edificio è il complesso di Castello vicino alla chiesa di Santa Croce: il progetto sarà sostenuto anche dalla Caritas nazionale con i proventi delle donazioni dell'otto per mille.

Lo hanno annunciato questa mattina l'arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio e il responsabile regionale della Caritas monsignor Marco Lai nel corso della presentazione dei risultati raccolta straordinaria di aiuti per le mense partita lo scorso 24 luglio. "Sarebbe un bel regalo - ha detto Miglio parlando soprattutto del complesso di Santa Croce - per la visita del Papa". Il direttore della Caritas ha fornito il quadro della situazione a Cagliari e centri limitrofi per quanto riguarda accoglienza ed emergenze. "Abbiamo posti letto - ha spiegato - e dormitori in città e a Quartu. Ma, di fronte a una povertà che aumenta di intensità raggiungendo situazioni di degrado sempre più profondo, ci rendiamo conto che occorre dare nuove risposte. Stiamo assistendo a una crescita del numero di persone che vivono per strada. E Cagliari sta diventando in questa situazione un punto di riferimento anche per i poveri che arrivando dagli altri centri. Per questo ci piacerebbe che la gestione delle nuove strutture avvenisse in collaborazione con gli altri enti dell'area vasta". Miglio ha ricordato, tra le altre cause di povertà, la crescita della dipendenza dal gioco d'azzardo.