Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Villanova? Troppi dissesti e pericoli»

Fonte: La Nuova Sardegna
1 dicembre 2008

DOMENICA, 30 NOVEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

QUARTIERI


Carboni: «Costretti a fare solo una parte degli interventi necessari»




CAGLIARI. I lavori per i sotto servizi di Villanova sono stati assegnati e dovrebbero partire a breve. «Speriamo il più presto possibile - commenta Gianfranco Carboni, presidente della circoscrizione del centro storico - la situazione del quartire è davvero disastrata e in continuazione cede qualcosa». Per richiamare l’attenzione Carboni è anche andato a giocare a golf nelle vie del rione. Come per dire: le buce ci sono, manca solo l’erba. «Per il momento, però - continua Carboni - si farà solo l’intervento per il primo lotto dei sottoservizi: da piazza Marghinotti a via Bosa. Queste opere prevedono di intervenire sui basamenti con un lavoro di consolidamento delle abitazioni. Speriamo bene, la situazione resta critica». Carboni aveva chiesto una analisi idrogeologica del rione, «ma questa indagine è stata fatta in modo del tutto insufficente». Inoltre questi primi lavori, che costano quattro milioni e duecentomila euro «non copriranno tutto il quartiere, mentre sarebbe stato possibile se l’accordo di programma per Sant’Elia fosse stato controfirmato».
Ma come si fa «a dare un calcio a tre milioni di euro che la Regione ha stanziato e dimenticare il problema di Villanova, quartiere poggiato su un reticolo di tubi putridi con rischi di ogni tipo per la sopravvivenza del quartiere?», se lo domanda Carboni, rimpiangendo la mancata ratifica, a fine aprile scorso, «di quell’intesa».
Uno dei punti dell’accordo promosso dalla Regione (e inizialmente firmato dal sindaco Emilio Floris) assegnava tre milioni di euro a Villanova: «A noi interessa anche il campus universitario, che era compreso nell’accordo - spiega Carboni - perché è una grande occasione di restituire una vita di qualità all’intero centro città, ma se su questo capiamo che ci possano essere margini di chiarimento e di discussione, sempre considerando il fatto che è un’opera da realizzare, ci sfugge completamente la ragione per la quale si debba mettere in discussione un finanziamento di 3 milioni di euro per un’opera, che avrebbe permesso il completamentdo dei sottoservizi di Villanova, che non può non avere il consenso di chiunque. Presto aprirà il cantiere, il primo lotto. Ma il resto?».
Carboni si spinge oltre: «E se la gente è preoccupata, io non ho ancora capito i contorni di questa vicenda: che cosa vuol dire mettere prima una firma e poi toglierla? Questa è politica di piccolo cabotaggio, ma a noi questo crea un danno enorme. I rischi di Villanova sono noti, la riqualificazione del quartiere passa attraverso il suo risanamento, non c’è nulla da discutere su una necessità di questo genere. Siamo pronti a discutere sul campus, ma per farlo, perché è un’opera di qualità destinata a restituire una bella vitalità al centro storico. I giovani e l’università non va respinta in periferia. Comunque, tornando ai 3 milioni: non è accettabile che il Comune ponga condizioni che ci fanno perdere il finanziamento della Regione». (r.p.)