Rassegna Stampa

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Lottizzazione Magnolia, tutto da rifare: nuova convenzione per salvarla

Fonte: web Castedduonline.it
30 aprile 2013

    Genneruxi

di
Valentino Medagliani

Lunedì 29 Aprile 2013 | 19:00

Lottizzazione Magnolia ferma al palo. L'area, 10 ettari nel cuore di Genneruxi, nasce da un accordo fra il Comune di Cagliari e le immobiliari Magnolia ed Elisa D'Aquila. Nella convenzione, stipulata dieci anni fa, il passaggio nelle mani del Comune di un'area (3 ettari) dotata di impianti sportivi, piscina e ristorante. Un passaggio nella mano pubblica mai avvenuto e lavori fermi a un passo dal completamento. Sul fatto è intervenuta la commissione Bilancio, che a marzo aveva effettuato un sopralluogo sull'area per ascoltare dai privati le ragioni dell'impasse. A ostacolare tutto, l'impossibilità di collaudare le strutture sportive: due campi di calcio a 7 e gradinate costruite per ospitare 500 persone. Una variante al progetto originale, che avrebbe previsto la costruzione di tre campi di calcio a 5.
"Il problema - spiega Paolo Frau, assessore all'Urbanistica nel corso dell'odierna seduta della commissione consiliare - nasce dalle modifiche approvate dalla precedente consiliatura, contro il parere degli uffici". Un pasticcio secondo quanto emerso dalle carte. Il Comune avrebbe dovuto, infatti, prendere in carico impianti omologabili riconosciuti dalle federazioni sportive. Nessuna federazione per il calcio a sette e tribune troppo capienti rispetto ai servizi realizzati. Questa  l'amara presa di coscienza del Comune.
"Per trovare una quadra - dice Gabor Pinna, assessore al Patrimonio - occorre verificare le soluzioni condivise con il privato". Per mettere una pezza agli errori del passato, necessario un nuovo passaggio nel consiglio di Palazzo Civico: "Potremo pensare - dice Frau - di ridisegnare i campi sportivi e ridurli alle dimensioni di calcio a 5. Questo porterebbe ad avere un impianto in meno rispetto a quanto previsto inizialmente".
A preoccupare i componenti della commissione comunale, oltre al degrado dovuto all'abbandono, la situazione in cui versa l'area abitabile: "A oggi non mi risulta - dice Claudio Cugusi, presidente della commissione - che ci sia un alto indice di venduto delle abitazioni. L'area è ancora in larga parte un cantiere. Spero che questo non costituisca un ulteriore ostacolo all'acquisizione di quanto spetta al Comune".
Modificare la convenzione, unica opzione all'orizzonte. Resta da capire chi pagherà per le varianti. Fra le ipotesi al vaglio il Comune potrebbe richiedere ai privati di rinunciare alla gestione della parte pubblica, un vincolo di vent'anni, secondo la convenzione.