Domenica spazio solo per gli atleti, una prova generale in vista di un uso diverso del lungomare oggi invaso dalle lamiere

CAGLIARI. Domenica senza auto per sei ore, sino alle 13.30. Al Poetto addirittura sino alle 18. Merito della maratona internazionale della solidarietà. Duemila partecipanti alla gara, ma anche tutti quelli che non infileranno tuta e scarpe da corsa potranno vedere molti quartieri della città come non li hanno mai visti: persino gli autobus seguiranno un percorso speciale per stare a distanza dalle zone del circuito. Una manifestazione con dedica alle vittime della maratona di Boston. Lo ha annunciato il sindaco Massimo Zedda presentando insieme agli assessori al traffico e allo sport Mauro Coni ed Enrica Puggioni, commissione trasporti, Ctm e organizzatori la quarta edizione della corsa. «Sarà l'occasione - ha detto il sindaco - per iniziare a vedere il Poetto del futuro con un utilizzo diverso della strada: ora si deve fare lo slalom tra le auto che passano e quelle parcheggiate». E già si parla, proprio per il lungomare, di una sperimentazione senza auto per i fine settimana. Gli orari di chiusura al traffico (le ordinanze arriveranno nei prossimi giorni) saranno diversi a seconda delle zone. Per esempio intorno all'ex stadio Coni la fascia va dalle 7.30 alle 11, mentre da via Sonnino a piazza del Carmine l'alt alle auto andrà dalle 8.30 alle 10. Poi Fonsarda-San Benedetto (8.30-11), Poetto (9.30-13.30), Quartu (9.15-12.30). Infine mare, saline sino ad arrivare a Quartu. Per il controllo di percorso e viabilità saranno in campo centodieci agenti della Polizia municipale e 650 volontari: «Questa maratona - ha detto il comandante dei Vigili Urbani Manuela Atzeni - deve essere considerata un'occasione di festa e non di polemica».

Partenza dal campo di atletica del Coni alle 8.30: «Abbiamo migliaia di contatti nel nostro sito da tutto il mondo - ha detto il presidente del comitato organizzatore della maratona, Ignazio Congiu - è un'occasione da sfruttare anche a livello turistico. Il percorso passa vicino a tre stadi in cui non si gioca, Amsicora, Sant'Elia e Is Arenas. L'anno prossimo - ha detto rivolgendosi al sindaco - vorremmo coinvolgere il vecchio impianto del Cagliari». La risposta di Zedda: «È in corso un accertamento tecnico di conformità - ha detto- che non ci consente di renderlo fruibile. Speriamo che questo possa accadere nel 2014, sempre che nel frattempo non siano già partiti i lavori».

Stefano Ambu