Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il piano sotto osservazione

Fonte: Sardegna Quotidiano
2 aprile 2013

Centro storico

 

LE RIUNIONI

Entro due settimane la commissione analizzerà i 56 documenti di rilievi degli interessati

Il Piano particolareggiato del centro storico rappresenta un’importan - te cartina tornasole della maggioranza comunale sulle tematiche urbanistiche. Dopo due mesi di riunioni, tra due settimane la commissione competente terminerà la visione delle 56 osservazioni spedite da proprietari di immobili. A quel punto, nuove osservazioni, stavolta da parte dei consiglieri. Entro aprile, Andrea Scano, Pd e presidente commissione Urbanistica, prevede di portare in Aula un documento finale condiviso. Solo allora si tireranno le somme. Sui possibili lavori edilizi da sbloccare tra Stampace, Castello, Villanova e Marina, in maggioranza le scuole di pensiero sono multiple. Martedì scorso il capogruppo Pdl, Giuseppe Farris, aveva portato in discussione una delibera per intervenire con ristrutturazioni sulle case della Cagliari storica, riuscendo a congelarla, per avere un parere tecnico giuridico dagli uffici. Prima, nel dibattito, Sel, partito del sindaco, aveva spiegato che era meglio attendere l’approvazione del Piano particolareggiato e che quel documento rischiava di consentire interventi «errati ». Nel Pd, invece, più di un consigliere si era detto «possibilista». Tra le 56 osservazioni spedite in via Nazario Sauro spiccano richieste non impegnative: totale di volumi da rivedere di qualche decimale o locali gestiti da religiosi segnati come “pubblici” e non “privati ”. La lista è lunga; sfogliando le carte emergono situazioni in stallo da molti anni, con i proprietari di questo o quell’immobile che invitano il Comune a trovare il bandolo della matassa. Qualche esempio: nel corso Vittorio Emanuele II, le bombe del 1945 fanno crollare quasi totalmente un immobile: settant’anni più tardi il padrone chiede di poter fare tabula rasa e trasformare l’area in vuoto urbano. A Villanova c’è chi attende un possibile cambio di destinazione urbanistica, in via Sulis. Due case sono state costruite non prima del 1945, ma gli atti comunali sostengono che siano state tirate su a fine ‘800. Tre proprietari di 559 metri quadri in viale Fra Ignazio aspettano da anni il via libera per costruire appartamenti su cinque piani e alti 19 metri, oltre a locali commerciali e un parcheggio interno. Somiglia fortemente all’idea di bed and breakfast la richiesta della padrona di un immobile tra via Barcellona e via sant ’Eulalia, nel cuore della Marina. Tuttavia, se la signora vede di buon occhio l’idea di costruire 4 piani, chiede di poter continuare a usufruire anche del piano terra, indispensabile per mettere a correre l’economia locale con alloggi per giovani e anziani. Ultimo esempio tra la montagna di carteggi: in via Palabanda 18 il Comune chiede di ricostruire una casa, ma il proprietario suggerisce di lasciare un vuoto urbano perché nuovi mattoni farebbero a pugni col paesaggio urbano di Stampace alta. P. R.