Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Come riconquistare il proprio futuro

Fonte: La Nuova Sardegna
14 novembre 2008

VENERDÌ, 14 NOVEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

Progetto Nolo. Promosso dalla Provincia prevede «nuove opportunità per la legalità e l’occupazione»



Un aiuto agli emarginati che vogliono realizzare un progetto d’impresa




CAGLIARI. Quell’assegno da venti mila euro a qualcuno ha fatto scendere più d’una lacrimuccia: tutti i sogni per un futuro che non si era mai osato sperare erano lì in quel pezzo di carta consegnato dall’assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Cesare Moriconi, per rendere concreta la propria idea d’impresa. E’ stato uno dei momenti più intensi del convegno che ieri, in un hotel cittadino, ha concluso il progetto Nolo.
Nolo sta per “nuove opportunità per la legalità e l’occupazione”, un progetto finanziato con quasi due milioni di euro della misura Por “Sicurezza per lo sviluppo e controllo di legalità sugli investimenti”, partito a marzo e rivolto alle fasce più svantaggiate della popolazione. Accanto alla Provincia, che ha lavorato come ente capofila, c’erano i Comuni (Cagliari, Quartu, Selargius, Burcei, Elmas, Decimomannu, Capoterra, Sarroch, Pula, Villa San Pietro, Domus de Maria e Teulada), gli enti e le associazioni sino agli oratori. Una sinergia fatta per inculcare i concetti della legalità e dell’inclusione sociale di chi è ai margini: ex carcerati, giovani che hanno deciso di abbandonare il percorso scolastico, donne sole. Una fascia di popolazione invitata a mettersi in gioco e a seguire uno dei dieci laboratori proposti qua e là per i comuni aderenti: a Cagliari, nel quartiere di Sant’Elia, è stato proposto ad esempio un corso per la valorizzazione ambientale e l’offerta di servizi turistici da spiaggia e portuali, a Burcei è partito un laboratorio sul turismo sostenibile, a Quartu è stato insegnato come produrre i dolci tipici della tradizione.
Un percorso a cui hanno chiesto di partecipare in seicento, ma che alla fine, dopo una prima scrematura, ha potuto prendere per mano 150 persone, in un progetto di “incubatore d’impresa”, dove chi prima non aveva niente in mano, ora è uscito con una nuova abilità, e qualcuno persino con un progetto imprenditoriale che ora aspetta solo di partire.
Gli assegni da venti mila euro ieri sono stati consegnati a diversi neo imprenditori: qualcuno potrà finalmente aprirsi un laboratorio fotografico, qualcun altro un negozio specializzato nella vendita di alimenti per chi soffre d’intolleranze, mentre altri ancora potranno tirare su la propria idea di parco giochi per i più piccoli. Certo, dicono i beneficiari, 20 mila euro non bastano a coprire tutti i costi, ma sono comunque un inizio. Per qualcuno l’inizio della rinascita. Certamente, per molti, non sarà una cifra sufficiente, ma un modo per cominciare e provare e a riprendere la speranza. (s.z.)