Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Una via d'uscita? «Eccola»

Fonte: L'Unione Sarda
4 gennaio 2013


La Regione

È possibile evitare la chisura e il gioco del monta-e-rimonta dei baretti? Alla Regione sono convinti di sì a patto che il Comune smetta di fare di testa sua nell'interpretazione della legislazione. Lo sottolinea Massimiliano Tavolacci, capo di gabinetto dell'assessore regionale all'Urbanistica Rassu. «Unico Comune - spiega - che in Sardegna rinnova di anno in anno le concessioni sul litorale al contrario di quanto prescrive la legislazione nazionale». Nel maggio scorso il governo ha prorogato fino al 2020 le concessioni sugli arenile, eliminando tra l'altro la restrizione della «stagionalità». In soldoni: chi ha una licenza sulla spiaggia per offrire servizi può tenere aperto tutto l'anno. Indicazione recepita nel maggio scorso dall'ordinanza regionale sulla balneazione per la stagione 2012.
Non finisce qui: il Consiglio regionale sta lavorando per prorogare l'adozione dei Pul (i piani di utilizzo del litorale). Solo il Comune di Loiri Porto San Paolo l'ha varato entro il 31 ottobre scorso. Poi ci ha pensato il Tar ad annullarlo per un vizio procedurale (non erano stati sentiti i sindacati). «C'è quindi un regime transitorio»: giustificherebbe «nuove autorizzazioni paesaggistiche», unica strada per salvare i baretti. Impossibile accelerare l'iter della variante urbanistica e del Pul. «Ci vorrà un anno, se va bene». (a.m.)