Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Zedda va avanti con la nomina Sindacati pronti alla battaglia

Fonte: La Nuova Sardegna
21 dicembre 2012

.teatro lirico
 

CAGLIARI. Massimo Zedda non molla: incassata una nota dai contenuti transitori del ministero dei Beni culturali, ha deliberato con soli tre consiglieri di amministrazione la nomina di Marcella...

 .CAGLIARI. Massimo Zedda non molla: incassata una nota dai contenuti transitori del ministero dei Beni culturali, ha deliberato con soli tre consiglieri di amministrazione la nomina di Marcella Crivellenti a sovrintendente del teatro lirico. Oggi dovrebbe avvenire l’accettazione formale della carica, col teatro occupato, la Procura coinvolta nella vicenda con un esposto-denuncia, ricorsi al Tar già presentati da altri candidati e un Cda che alla luce dello statuto della Fondazione e delle norme del diritto societario appare del tutto fuorilegge. Pur di arrivare alla nomina l’altro ieri Zedda ha convocato i due soli consiglieri fedeli alla linea del sindaco: Antonello Arru e Cristiano Cincotti. Poi ha chiamato e nominato Corrado Cabras, fotografo quartese e cugino in primo grado di Cincotti. Ma non ha convocato il nuovo rappresentante della Regione, Giovanni Follesa. In questa situazione quasi familiare, senza i dimissionari Oscar Serci e Felicetto Contu, assenti Gualtiero Cualbu e Maurizio Porcelli, il sindaco ha ritenuto di poter deliberare in condizioni di legalità. La nomina della Crivellenti quindi ci sarà, salvo imprevisti. Ma quanto accadrà subito dopo non è difficile da immaginare. Restano pesanti interrogativi sulla posizione del ministero, che nella nota firmata dal dirigente Enrico Graziano parla di «procedura conforme a legge» ma poi rimanda la valutazione definitiva all’esame dei verbali delle sedute del primoe del 15 ottobre, quelli contestati e finiti nelle mani della Procura. Graziano chiude con un «si rimane in attesa di conoscere il prosieguo della vicenda» che lascia trasparire profili di incertezza.

I sindacati chiamano a raccolta le forze politiche e non soltanto.

«Dopo l'esposto alla Procura della Repubblica - è scritto in una nota - la Rsu aspetta le istituzioni pubbliche e la politica tutta al varco. Dimostrino concretamente di credere nel futuro della Fondazione e tutelino quindi con forza la più grande fabbrica culturale della Sardegna e i suoi lavoratori, nel rispetto dello statuto e della legge».

Oggi intanto prosegue l’occupazione del teatro. La storia non finisce qui. (m.l)