Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Studenti ancora in corteo e il traffico va in tilt

Fonte: La Nuova Sardegna
21 dicembre 2012

Da piazza Repubblica a viale Trieste ieri mattina una manifestazione non autorizzata ha messo in strada 500 giovani in rivolta contro i tagli

 .CAGLIARI. Mattina di protesta per qualche centianio di studenti delle scuole superiori cagliaritane che di fatto hanno bloccato il traffico da piazza Repubblica, al Largo a viale Trento e poi hanno chiesto all’assessore regionale alla Pubblica istruzione di essere ricevuti, ma senza successo. La manifestazione non era autorizzata, i giovani sono stati in qualche modo seguiti lo stesso dalle pattuglie della polizia municipale che di volta in volta cercavano di incanalare il traffico delle auto bloccate.

Dalla questura e dalla caserma dei carabinieri si sono mossi in forze e per tutta la mattina è andato avanti una sorta di faccia a faccia tra giova ni e agenti, senza che fosse dichiarato ufficialmente lo scopo della protesta perché nessuno dei giovani accettava di parlare ai cronisti giunti per raccogliere le voci della nuova protesta. Ce l’avevano coi tagli del governo sulla scuola pubblica e con la privatizzazione strisciante della scuola voluta dai politici, come si evinceva da uno dei pochissimi striscioni branditi dai giovani e dai cori di protesta.

Attorno alle 11 il corteo ha raggiunto la sede dell'assessorato regionale alla cultura in viale Triestecon l'evidente intento di scavalcare le inferriate e occuparla.All'interno dell'assessorato, erano schierati decine di uomini del Reparto mobile guidati dal capodella Squadra mobile, Leo Testa. All'esterno poliziotti ecarabinieri controllavano a distanza i giovani, tra i quali sinotavano alcuni organizzatori della manifestazione che, peraltro,non intendono parlare con i giornalisti. Si limitavano a daredisposizioni ai giovani per cercare di organizzare un blitz che in quasi nessun momento è apparso realmente possibile. Difficile il rapporto tra i cronisti e i giovani manifestanti perché praticamente nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Dopo il fallito blitz nella sede dell'assessorato regionale e dopo aver creato non pochi problemi al traffico in città, gli studenti sono tornati inpiazza Yenne. Due di loro si arrampicati sull'impalcatura di unpalazzo in restauroper piazzare uno striscione con unascritta che risultava illeggibile. Altri continuvaano a gironzolareper la piazza, sotto lo sguardo attento delle forzedell'ordine, scandendo slogan con toni da stadio e continuando a rifiutarsi di parlare con i giornalisti.

A poco a poco la protesta alla fine si è sciolta. Nei giorni scorsi c’erano stati analoghi cortei in giro per la città, ma si trattava di manifestazioni autorizzate che avevano l’obbiettivo di richiamare l’attenzione delle autorità scolastiche sul problema dei tagli nelle scuole sarde che rischia di rendere ancora più emerginati gli istituti dell’isola sardi rispetto a quelli del Continente. La crescente preoccupazione per la crisi economica si somma all’incertezza sul futuro causato d auna scuola che prepara sempre meno.