Rassegna Stampa

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Guttuso, Fontana e Burri. Alla Galleria comunale la mostra “I Grandi Assenti”

Fonte: web cagliaripad.it
20 dicembre 2012


Cultura
19 Dicembre 2012 ore 16:24

In città le opere del museo Fattori di Livorno. Puggioni. “Crediamo che tutti i nostri progetti debbano partire dalla sinergia tra istituzioni e debbano aprirsi ai linguaggi dell'arte contempora
Andrea Deidda
Guttuso

 

A Cagliari le opere del museo Fattori di Livorno. Da domani fino al sette aprile alla Galleria comunale d’Arte la mostra “I Grandi Assenti. Percorsi di ricerca a confronto” che ospiterà i quadri di Alberto Burri, Pietro Consagra, Lucio Fontana, Renato Guttuso. E ancora Umberto Mastroianni, Fausto Melotti, Mario Nigro, Arnaldo Pomodoro, Aligi Sassu, Emilio Vedova e Mario Schifano.

Si tratta del secondo di una serie di appuntamenti che mirano ad arricchire il percorso di visita della Collezione Ingrao con l’incursione “tagliente” di alcuni dei protagonisti che rappresentano l’altra faccia dell’arte italiana di quegli anni. L’itinerario infatti mira a mettere in evidenza percorsi artistici che non sono stati approfonditi dal collezionista Francesco Paolo Ingrao al momento della costituzione della sua raccolta.

“Stiamo andando verso un radicamento crescente dei musei civici nel territorio - spiega l’assessore alla Cultura Enrica Puggioni - crediamo che tutti i nostri progetti debbano partire dalla sinergia tra istituzioni e debbano aprirsi ai linguaggi dell'arte contemporanea".
Anche per questo ad arricchire la mostra ci saranno le esposizioni di due giovani artisti, si tratta di Alessandro Carboni e Tellas. Il primo presenta “My Cartography’s Theory of Nowhere”: la sua opera, ispirata all’Atlante di Miller, uno dei più antichi atlanti cartografici, è concepita come una mappa trasparente attraverso la quale osservare le opere esposte “da un punto di vista nuovo ed alternativo”. Si tratta di un trittico, costituito da tre moduli separati collocati all’ingresso del Museo, all’inizio e alla fine del percorso di visita.

L’arte poi esce dai muri del museo per inoltrarsi nei Giardini Pubblici con Tellas: “L’immagine appare e si trasforma, a seconda del punto di vista dello spettatore. Rappresenta e astrae la natura attraverso la pittura murale, l’illustrazione, le tecniche di stampa e installazioni con oggetti di uso comune”.