Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ressa e acquisti, “Fiera Natale” funziona

Fonte: L'Unione Sarda
19 dicembre 2012


Per ora il bilancio è positivo fra i banconi del popolare mercatino
 

«Controllano i prezzi, valutano, e sono tutti alla ricerca di un regalo particolare». È il primo anno che Maria Efisia Carrus porta i suoi amuleti sardi da Villasor alla Fiera Natale. Non può fare un confronto con l'anno scorso ma di una cosa è certa: «Domenica c'era il pienone». E chi cerca un regalo originale non può non restare colpito dai suoi racconti sulle pietre di ossidiana: «Le madrine regalavano questi amuleti ai bambini appena nati contro il malocchio». Poco distante, nel Padiglione dedicato all'hobbistica, Agnese Marongiu conferma: «Non ci possiamo lamentare, abbiamo lavorato tutti i giorni, soprattutto domenica. C'era talmente tanta calca che non tutti riuscivano ad osservare bene». Molti sono increduli, come Valeria Scattu: «Per me è la prima volta, sinceramente non mi aspettavo tanta gente vista la crisi». Sono passati soltanto quattro giorni dall'apertura della 31ma Fiera Natale, il bilancio per ora è positivo. Forse perché «qui c'è la possibilità di trovare vari prodotti spendendo bene, o perché si può venire senza avere un'idea precisa ed esclamare: ecco il regalo che fa per me», ipotizza Stefano Ancis. Anche nel suo stand, che ospita i vini delle Cantine di Terralba, gli affari «stanno andando bene». Oppure «sarà che vengono qui alla ricerca dell'affare», commenta Daniel Marotto, intento a sistemare i prodotti del salumificio Sabores Antigos di Belvì sul bancone. Graditissimi assaggi e degustazioni: «Non vendo a scatola chiusa, il cliente può assaggiare e stabilire se ne vale la pena», sottolinea Liliana Farci da dietro un banco di vasetti di miele: «Domenica ho venduto alla grande. Il prodotto che va per la maggiore è il Miele di Erica, prezzo un po' superiore ma molto particolare». È andata «abbastanza bene» anche la vendita delle salsicce di capra e pecora «ma solo nel fine settimana», fa sapere Paolo Cocco del Salumificio Artigianale di Nule. Non bisogna dimenticare che «il tempo ci sta assistendo, l'anno scorso ha piovuto quasi tutti i giorni», ricorda Alessandra Floris di Sinnai, impegnata nella lavorazione de Su strexiu'e fenu, tipico cesto utilizzato per la panificazione. Guarda l'orologio, sono le 16, 30 di martedì: «Eppure c'è gente».
Veronica Nedrini