Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Baretti, subito la demolizione

Fonte: L'Unione Sarda
17 dicembre 2012


POETTO. Il Municipio avvia la procedura di decadenza dalle concessioni demaniali
 

Il Comune: gravi irregolarità. I gestori: pronti a ricorrere
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«Non finisce qua, ricorreremo al Tar». I gestori dei baretti del Poetto non hanno digerito la comunicazione del Comune di avvio del procedimento di decadenza dalle concessioni demaniali. L'amministrazione chiede ai gestori di smontare i chioschi entro giovedì, ma loro non ci stanno e promettono battaglia.
 

IL CHIARIMENTO Il documento inviato dal Servizio Patrimonio parla di «gravi irregolarità in ordine al titolo abilitativo necessario per il mantenimento delle strutture insistenti sul bene demaniale». Violazioni, è scritto, che possono avere anche rilevanza penale e che non possono essere ignorate. «Le irregolarità a cui si riferisce quel documento riguardano il ritardo nella rimozione dei baretti (il limite era la fine di ottobre) - spiega Sergio Mascia, presidente del consorzio Poetto Service - ma noi avevamo chiesto al Comune una proroga, spiegando che degli otto mesi in cui avremmo dovuto lavorare, di fatto ne abbiamo sfruttato solo cinque».
L'attività dei baretti, infatti, la scorsa primavera è partita con qualche settimana di ritardo rispetto al previsto. Per non parlare dei lavori per la rimozione dell'amianto, che ha bloccato gli affari per molti giorni, in piena stagione estiva. «Per questo avevamo chiesto all'amministrazione di poter continuare fino al prossimo 25 gennaio - prosegue Mascia - ma non abbiamo mai ricevuto risposta».
 

IL RICORSO Il presidente di Poetto Service non vede altra strada se non quella del ricorso al Tar: «Il documento è arrivato ai gestori dei baretti il 13 dicembre - fa sapere - c'è scritto che giovedì le strutture dovrebbero già essere rimosse». Impossibile smontare tutto in sette giorni: «Eliminare questi fabbricati non è un gioco - prosegue - bisogna fare i progetti, chiamare tecnici competenti, provvedere allo smaltimento. Tutte cose che in una settimana non è possibile concludere».
 

I COSTI Poi c'è la questione dei costi. Prima di tutto quelli per smontare il fabbricato e rimontarlo fra qualche mese. Ma la spesa maggiore è quella del magazzino da affittare per conservare la struttura smontata. Decine di migliaia di euro che uscirebbero dalle tasche dei proprietari dei baretti. Impossibile affrontare costi di questo tipo per loro, dopo una stagione dove sono stati fatti investimenti importanti per realizzare dei fabbricati di un certo livello.
 

LA RACCOMANDATA Eppure il documento del Comune parla chiaro: «Si tratta di violazioni che possono, o già hanno nel caso di intervenuto accertamento, anche rilevanza penale e che pertanto non possono essere ignorate dal Servizio Patrimonio competente all'amministrazione del demanio».
Nel documento è anche specificato anche che i proprietari dei baretti possono «prendere visione degli atti del procedimento nella sede del Servizio Patrimonio del Comune, in via Sauro 17». E ancora che nei sette giorni successivi al ricevimento della lettera è possibile «intervenire nel procedimento facendo pervenire esclusivamente presso la sede del Servizio Patrimonio del Comune, per iscritto eventuali memorie, osservazioni, deduzioni o argomentazioni utili al riesame dell'istruttoria, anche corredate da documenti, perizie o quant'altro». Gli avvocati sono già al lavoro.
Piercarlo Cicero