Poetto
La quarta e la quinta fermata libere dall’amianto. Ma sono tornati i bagnanti incivili, e con loro l’i mmondizia, accumulata sulla sabbia, lontana dai cassonetti. A fine serata lo scenario è desolante: cartacce, lattine, bicchieri di plastica e buste della spazzatura insieme ai resti di ombrelloni e di sedie sdraio ormai inservibili testimoniano l’alto gradimento dei bagnanti per quelle fette di spiaggia ripulite dai frammenti di cemento eternit e restituite alla città sabato. E la sabbia rimessa a nuovo dopo i lavori di rimozione dei pezzi del materiale incriminato non ha resistito alle brutte abitudini di alcuni maleducati. Nel primo pomeriggio al comando della polizia municipale erano già arrivate sei chiamate: denunce telefoniche di altrettanti comportamenti incivili. Niente da fare: i residui della tintarella domenicale vengono lasciati dove capita, il Poetto di lunedì, prima della pulizia mattutina della spiaggia assomiglia quasi ad un immondezzaio. Una pattuglia dei vigili urbani perlustrava la strada in cerca di parcheggi non in regola, ma nulla ha potuto fare per mettere un freno agli appassionati del “rifiuto selvaggio”. Intanto ieri erano in tanti quelli che hanno gradito la riapertura della Quarta e della Quinta: folla in spiaggia fino alle sette di sera, complice l’afa di Minosse, e pienone nei diversi chioschetti riaperti da appena 24 ore. Soddisfatti i bagnanti e gestori, che sperano di recuperare in fretta gli affari mancati dopo un mese di chiusura forzata per i lavori di bonifica. Martina Carta è tra i giovanissimi che hanno apprezzato di più la fine della “quarantena” della quinta fermata: «È questa la nostra spiaggia», dice appena uscita dall’acqua, «prima eravamo costretti ad andare alla prima o verso Quartu ma non è la stessa cosa: l’acqua qui è più pulita ci sono meno alghe». Pienone anche all’Emerson e al Malibù e nello stabilimento della cooperativa Golfo degli Angeli. Lettini ancora occupati fino al tardo pomeriggio di ieri, così come i tavolini dei chioschi che servivano gelati e bibite a tutto spiano. La musica cambierà presto invece per la zona della spiaggia dei Centomila che va dalla Quinta fino all’ex ospedale Marino. Da domani quel tratto di spiaggia sarà off limits: i baretti hanno lavorato fino alle 20 di ieri ma entro la mezzanotte di oggi devono per forza smantellare tutto. Inizia la “fase 2” dei lavori di rimozione dei frammenti di cemento- amianto che chiuderà un’a ltra fetta di Poetto. Il film visto nei giorni scorsi tra la Quarta e la Quinta si ripeterà identico poco più in là: spiaggia interdetta per la rimozione necessaria dopo il ritrovamento dei pezzi del materiale potenzialmente pericoloso. E si spera, ma sembra quasi scontato, in un esito negativo delle analisi. L’unico test sicuro in grado di escludere che le fibre killer dell’amianto, letali se sono respirate, non abbiamo intaccato la spiaggia dei cagliaritani.
Francesca Ortalli redazione@ sardegnaquotidiano. it
BILANCI UN ANNO NERO IN ATTESA DEI LAVORI
I conti si faranno alla fine. Quando questa stagione nera per il Poetto sarà finita. I titolari delle concessioni, chioschi o piccoli stabilimenti che siano, perdono numerosi giorni di lavoro, dopo aver trascorso un inverno in attesa della riapertura. Alla fine della stagione, è stato l’annuncio del sindaco durante un’assemblea con i residenti qualche giorno fa, potrebbe celebrarsi la festa del Poetto. Era prevista per giugno, ma l’amianto, è il caso di dirlo, ha rovinato la festa. E se l’estate 2012 è segnata dal cemento amianto forse, dal prossimo autunno, qualcosa potrebbe cambiare: dovrebbe aprire il cantiere per la realizzazione del nuovo lungomare, che sarà pedonale e interdetto alle auto. Un progetto della vecchia amministrazione Floris che per troppo tempo è rimasto a prendere polvere in un cassetto. Intanto vanno avanti i lavori per il recupero di Marina Piccola. E i concessionari, per pensare di sorridere, devono pensare già all’anno prossimo. Sempre che a gennaio non arrivi l’obbli go di smontaggio delle strutture.