Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

«Troppi pezzi, è un complotto»

Fonte: Sardegna Quotidiano
22 giugno 2012

 LA RABBIA E I DUBBI

 

I RITROVAMENTI Anche ieri è comparso un nuovo frammento di grandi dimensioni che prima non c’era. Dai chioschi: è certo che li stia portando qualcuno. Il Comune: bisogna fare chiarezza

Per l’amianto al Poetto c’è chi parla di complotto. Anche ieri nuovi pezzi di eternit sono comparsi all’improvviso nel litorale. Resti grandi e ben visibili, non più i classici frammenti di qualche centimetro che hanno fatto partire i controlli e portato alla chiusura della spiaggia. Resti di cemento-amianto che non sembrano essere stati consumati da sole, mare e sabbia. E l’ipotesi che qualcuno li abbia messi lì di proposito prende sempre più piede. Ne sono sicuri i proprietari dei chioschetti, che hanno riaperto da poco, dopo aver dovuto ricostruire le strutture a loro spese. Con la stagione estiva che sta decollando hanno ricevuto in testa una nuova tegola, stavolta di eternit. Anche le forze dell’ordine sono già state informate di questi ritrovamenti sospetti. «È un complotto, c’è qualche mitomane che sta creando questo allarmismo perché vuole che il Poetto sia visto negativamente da tutti e sia denigrato. Anche oggi (ieri,ndr) ho trovato un pezzo di eternit di mezzo metro palesemente nuovo, posizionato vicino alle nostre pedane - racconta Fabio Puddu, vicepresidente della cooperativa Golfo degli Angeli - non ci vuole nulla, un colpo di martello su una lastra di amianto, ci si nasconde i pezzi in tasca e li si fa cadere in un attimo nella sabbia». Puddu deve fare i conti con le perdite economiche. «Su sette stabilimenti balneari, dobbiamo chiuderne sei, prevedo un forte rosso alla voce entrare. Questa vicenda mi disgusta, non si può più negare ciò che vedono i nostri occhi, anche la protezione civile conferma la tesi del complotto», conclude.

E la possibilità che quei pezzi di amianto non siano rimasti 26 anni al Poetto è considerata più che plausibile dall’assessore comunale ai Servizi tecnologici, Pierluigi Leo. «Complotto è un termine un po’ forte, sembra più una provocazione di ignoti, mi chiedo a che pro. Buttare amianto è un reato, chi compie un gesto simile rischia anche di essere visto», spiega Leo, che si dice «rattristato da questa grave situazione, vogliono colpire il Poetto, ma non si capisce il motivo. Magistratura e Noe scopriranno se c’è qualcuno che sta agendo illegalmente, invito chiunque trovi pezzi di eternit sulla sabbia a sporgere denuncia agli organi competenti » . Anche tra i consiglieri comunali la vicenda dell’amianto al Poetto appare poco chiara. «Una questione sospetta, si parla di possibile complotto, è presumibile che qualche sconsiderato stia portando l’eternit in spiaggia - dice Renato Serra dell’Udc - serve un servizio di vigilanza, specie di notte». Anche il Pd Fabrizio Rodin esprime forti dubbi: «Mi sembra stranissimo, immagino con difficoltà che il cemento amianto sia lì da ventisei anni: il ripascimento l’avrebbe fatto saltare fuori. Sono sicuro che i Noe giungeranno alla verità, per il bene di tutti». Tutt’altro che sorpreso Paolo Casu: “Ho sollevato l’ipotesi del complotto un mese fa, oggi mi pare sia indiscutibilemente vera. La magistratura faccia luce su una vicenda che rischia di segnare negativamente la città». Paolo Rapeanu

DIVIETI DAI BAGNANTI ALLA ZONA BLINDATA

Poetto blindato. Sembra impossibile che fino a poche ore prima in spiaggia ci fossero i bagnanti: quando gli operai hanno cominciato il loro intervento la scena è diventata all’improvviso “perico - losa”. I vigili urbani non hanno fatto avvicinare nessuno, tenendo cronisti e curiosi a distanza di sicurezza come se in spiaggia si corressero gravi rischi. Gli operai col rastrello sono tenuti a rispettare il protocollo di sicurezza, anche se da 26 anni cagliaritani e turisti, adulti e bambini, vivono la spiaggia in totale relax. Ma ora non si può più: per dieci giorni quel tratto di Poetto sarà off limits.