TEATRO. Crimini Coniugali
 

L'anno scorso erano 137, quest'anno, fino a maggio, sono già 65. Non cala il numero delle donne uccise per mano di uomo, nella maggioranza dei casi il proprio compagno, a dispetto delle campagne contra la violenza sulle donne, delle leggi e dell'accresciuta consapevolezza della drammaticità del fenomeno. Come mai?
L'associazione Artifizio di Cagliari propone, per due giorni, una riflessione attraverso il lessico teatrale e mette in scena una conferenza-spettacolo, “Crimini coniugali”, che chiama a confronto psicologi, avvocati, magistrati, sociologi e amministratori. Domani, al Teatro Massimo (ore 20), si svolgerà un processo, ispirato a un fatto di cronaca, dove gli attori sono due, la parte offesa (Daniela Mei) e l'imputato (Carlo Antonio Angioni), mentre il presidente (Gianmario Demuro), la difesa (l'avvocato Massimo Ledda) e il pubblico ministero (l'avvocato Anna Maria Busia), sono persone di legge che quotidianamente si occupano di crimini e misfatti. Un formula che mischia finzione e verità, e ribadisce che la questione non riguarda solo una donna e un uomo, ma la comunità intera. Sull'ambivalenza dei modelli culturali diffusi nella società si discuterà al termine dello spettacolo (in anteprima nazionale) durante il dibattito moderato dalla giornalista Carmina Conte, cui interverranno Luisa Marilotti, consigliera regionale di Parità della Sardegna, Giorgio Altieri, giudice del Tribunale di Cagliari, Anna Cau sostituto procuratore della Repubblica e la stessa Busia. Domenica (ore 19.45), si prosegue con Cinzia Tani, giornalista e conduttrice Rai, autrice di libri sul fenomeno, che si confronterà con la psicologa Angela Maria Quaquero e la giornalista Maria Francesca Chiappe. “Donne interrotte”, un reading di storie di cronaca nera si svolgerà nel corso delle due serate.
Crimini coniugali, patrocinato dal Comune di Cagliari e sostenuto dall'Ufficio di Parità, in autunno sarà proposto nelle scuole e in giro per l'Italia.
Franca Rita Porcu