VIALE REGINA ELENA. Abbanoa
Quattro giorni coi rubinetti all'asciutto. A rimanere senz'acqua sono le famiglie che occupano i locali dell'ex scuola Mereu, tra viale Regina Elena e Porta Cristina. «Una situazione insostenibile», lamentano gli inquilini della scuola, «una famiglia con bambini non può vivere senza acqua corrente».
I DISAGI «Ci hanno tolto l'acqua senza nemmeno avvisare», racconta Massimiliano Melis, che abita assieme alla sua famiglia in una casa ricavata nei locali scolastici, «se fosse venuto qualcuno ad avvisarci, ci saremmo potuti organizzare». Non c'è stata nessuna comunicazione, stando alle testimonianze degli inquilini, e i disagi sono stati numerosi: «Ci sono bambini piccoli», dice Melis, «per lavarli siamo stati costretti a comprare bottiglie d'acqua al market». Gli abitanti della scuola utilizzavano l'acqua che arrivava nello stabile attraverso la rete comunale. Una volta chiuse le tubature, la soluzione è un nuovo allaccio: proposta avanzata anche dai residenti: «Noi siamo d'accordo per collegare il contatore, si potrebbe fare un allaccio unico affinché le famiglie possano dividersi le spese», dichiara Melis, «il conteggio della tariffa, però, deve cominciare dal momento dell'allaccio. Non possiamo pagare noi il pregresso di anni di utilizzo dell'acqua che non abbiamo consumato». La segnalazione del disservizio è stata inoltrata agli uffici competenti. «Siamo andati a reclamare da Abbanoa, agli uffici comunali e ai servizi sociali», racconta Silvia Spiga, inquilina della scuola, «non abbiamo ottenuto risposta e i giorni stanno passando». Le famiglie lanciano il loro appello: «Vogliamo solo che ci venga restituita l'acqua e che qualcuno possa darci risposte. A prescindere da tutto non si possono privare le persone dell'acqua in una società civile».
ABBANOA «Abbanoa applica il regolamento del servizio idrico sancito dall'Autorità d'ambito: per fare un nuovo allaccio non ci devono essere pendenze». La risposta di Abbanoa non lascia spazio a interpretazioni. «L'acqua è un diritto di tutti, ma è anche un servizio e, come tale, va pagato», fa sapere il Gestore Unico. «Esistono diverse tariffe che cercano di venire incontro a famiglie con reddito basso». Qualora venisse chiarita la questione relativa al pregresso «da parte di Abbanoa, non ci sarebbe nessun problema per un nuovo allaccio che avverrebbe immediatamente».
Matteo Sau