Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«La bonifica? È da rinviare»

Fonte: L'Unione Sarda
15 giugno 2012

Parlano i bagnanti, in spiaggia nonostante l'allarme
 

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Il Poetto si spacca in due: i diffidenti e gli arrabbiati. Ma l'amianto non sembra spaventare troppo i cagliaritani che anche ieri affollavano la fetta di litorale sotto accusa. Augusto Frongia , stampacino doc: «Prima lo tolgono e meglio è», dice. È un medico - si è occupato dei giocatori del Cagliari ai tempi dello scudetto - e conosce i rischi legati all'amianto: «È una cosa seria». Soprattutto con la stagione già avviata. Lunedì inizieranno i lavori: "«Meglio tardi che mai». Di parere contrario la moglie, Gabriella Almerighi : «Potevano svegliarsi prima». Per loro è il primo giorno di mare, 55 anni di matrimonio alle spalle e una visione completa del Poetto: «Abbiamo conosciuto i casotti e la sabbia bianca». Monica Podda prende il sole alla Quarta, per lei l'amianto non sembra costituire un pericolo: «Vengo qua da oltre quarant'anni». Nessuna intenzione di cambiare abitudini. Lunedì il tratto di spiaggia che frequenta abitualmente verrà chiuso, ma «ho finito le ferie», dice. Per cui nessun problema. Un pizzico di rabbia: «È assurdo che inizino i lavori adesso». Pensiero condiviso da tanti. Marco Zuddas passeggia con la moglie lungo la battigia. Per loro si tratta di un allarmismo ingiustificato: «Stanno esagerando». E riguardo alla tempistica: «Dovevano pensarci prima», polemizzano. E torna addirittura l'amaro in bocca per la demolizione dei casotti nel 1986: «Era una realtà che andava gestita diversamente». Pierpaolo Pisano sorseggia un caffè alla Quinta fermata. Fa parte degli increduli: «Vengo qui da oltre trent'anni e non ho mai visto amianto». Qualche metro più avanti Emanuela Lampis prende il sole col marito. Sapevano dell'amianto: «Ma non che fosse qui, dovrebbero segnalarlo». E dopo una decina di minuti vanno via. Chicco Secci ironizza: «Prima hanno distrutto la spiaggia, poi i chioschi e ora parlano di amianto», dice. «Magari diranno che c'è pure l'uranio».
Sara Marci