Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Inchiesta della Procura sull’amianto arrivano 200mila euro per la bonifica

Fonte: Sardegna Quotidiano
13 giugno 2012

L’ALLARME AL POETTO

 

AMBIENTE Fascicolo aperto per accertare eventuali responsabilità per la presenza di eternit nella sabbia. Mentre il Comune stanzia i fondi per la pulizia: la spiaggia sarà chiusa per lotti la mattina

Si indaga sull’amianto trovato al Poetto. La Procura ha aperto un’i nchiesta per fare luce sui frammenti di eternit trovati tra la quarta e la quinta fermata della spiaggia dei Centomila dove, per anni, i bagnati si sono stesi su un materiale assai pericoloso per la salute. L’amianto, stando alle ricostruzioni effettuate dai tecnici di Comune, Asl e Arpas, arebbe rimasto in mezzo alla sabbia dopo la demolizione, avvenuta nel 1986, dei casotti, alcuni dei quali avevano la copertura in eternit, circostanza che deve ancora essere confermata. Va inoltre accertato se c’è stata contaminazione della zona, l’eventuale livello dell’i n q u i n amento ed eventuali illeciti commessi nella gestione della vicenda. Il fascicolo, che al momento è senza ipotesi di reato, è tra le mani del pm Giangiacomo Pilia, che ha affidato gli accertamenti ai carabinieri del Noe, nucleo operativo ecologico. Toccherà ora agli uomini del capitano Angelo Murgia eseguire tutte le verifiche necessarie per dare risposte ai tanti interrogativi sollevati dal caso che scuote il Comune. I FONDI STANZIATI E sull’emergenza amianto al Poetto il Comune, per vederci chiaro, mette sul piatto 193mila euro. È la somma stanziata ieri, che rende effettiva il bando di gara per trovare una o più ditte specializzate, che dovranno ripulire il litorale dalla Quarta fermata al rudere dell’ex Marino dall’amianto e scavare la sabbia in profondità. L’obbiettivo è verificare un’eventuale presenza di amianto sotto la sabbia e prelevare campioni di rena, che saranno analizzati dall’Arpas. Confermata la chiusura della spiaggia per lotti, e gli interventi saranno eseguiti di notte e durante le prime ore del mattino, per cercare di arrecare il minor disagio possibile ai bagnanti mentre si entra nel pieno della stagione estiva. L’ASSESSORE: NESSUN ALLARME Sulla vicenda rimane un punto fermo: non si può ancora dare nulla per scontato. È quanto spiega l’as - sessore comunale ai Servizi tecnologici, Pierluigi Leo, presente ieri mattina nel corso del sopralluogo nell’arenile della commissione: «No agli allarmismi, allo stesso tempo non si può però sottovalutare nulla. Ci sono varie supposizioni, dal ripascimento che avrebbe smosso la sabbia, alle mareggiate che potrebbero aver portato i pezzi di amianto da chissà dove», spiega Leo, «la maggior parte dei pezzetti si trovano a ridosso della strada, e sono trattenuti dall’erba. Fino alla battigia, invece, non ce n’è traccia alcuna. L’affidamento delle operazioni di verifica avverrà a giorni. Appena l’Arpas analizzerà il materiale prelevato, sarà conferito in una discarica attrezzata», promette l’assesso - re, sottolineando che «sarà comunque compito del sindaco Massimo Zedda emettere un’ordinanaza per far circoscrivere le aree sulle quali intervenire. Di certo», termina, «l’amianto non appare sfibrato, per quanto adesso non si possano evere certezze su nulla, mi sento di dire che la spiaggia potrebbe non essere inquinata » . SOPRALLUOGO IN SPIAGGIA Il presidente della commissione Servizi tecnologici, Fabrizio Marcello (Pd), promette «piena responsabilità, siamo intervenuti subito sulla situazione, mettendoci la faccia, dice Marcello, «è un problema che ereditiamo dal passato ma è nostro dovere dare risposte ai cittadini ». Tra i componenti della commissione c’è una doppia corrente di pensiero, tra chi invita alla prudenza e chi trova curioso il ritrovamento di amianto solo oggi. «Invito i proprietari dei baretti e i bagnanti a non avere paura, sono solo pezzettini di amianto», dice Raimondo Perra (Socialisti), «la stagione non sarà compromessa, è strano che l’amianto sia stato trovato in mezzo ad altro ciottolame frutto del ripascimento ». Antonello Floris del Centro Giovani si dice «incuriosito dal fatto che questi reperti siano saltati fuori dieci anni dopo il ripascimento della spiaggia, da sotto oltre un metro di sabbia». Nando Secchi (Idv) invita «a frequentare il Poetto senza paura, non mi è mai capitato di riscontrare il problema, saltato fuori fin dal 2004. Come mai si interviene solo dopo otto anni?». Dal Pdl, Maurizio Porcelli è telegrafico: «Serve il parere di un chimico per capire se c’è davvero un pericolo derivante da piccoli frammenti di amianto » . Maddalena Brunetti Paolo Rapeanu