Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Rabbia di Cualbu: nessuna trattativa in corso

Fonte: Sardegna Quotidiano
8 giugno 2012

Tuvixeddu

 

COMUNE Coimpresa attacca dopo il ritiro della delibera sul colle: valuteremo le azioni da intraprendere per tutelarci

Nessuna trattativa con il Comune, o qualunque altra amministrazione, per la cessione delle aree di Tuvixeddu- Tuvumannu: «Sorvoliamo pertanto anche sull’entità dei presunti importi, anch’essi privi di qualsiasi concreto riscontro». È una lettera pesante quella scritta dall’amministratore della Nuove Iniziative Coimpresa, Giuseppe Cualbu, all’indomani dell’an - nuncio del ritiro della delibera della giunta comunale, approvata a gennaio, che avrebbe dovuto portare sindaco e società a cercare un accordo sul colle. Massimo Zedda mercoledì in Aula ha dichiarato: «Il privato non è più interessato a costruire né vuole aspettare vent’anni per i risarcimenti: ora chiede 20 milioni e non più 160». Stizzita la risposta di Cualbu: «Riteniamo doveroso precisare, rispetto alle dichiarazioni rese dal sindaco in ordine a presunte richieste economiche avanzate dalla Coimpresa per la cessione di aree localizzate nei comparti di Tuvixeddu e Tuvumannu, che non esiste alcuna trattativa formale o informale fra Coimpresa ed il Comune, o altra pubblica amministrazione, per la cessione delle aree di nostra proprietà ». E la vicenda delle costruzioni vicine alla necropoli di Tuvixeddu, già ingarbugliata, potrebbe complicarsi ulteriormente. Il tema è stato riportato in consiglio comunale dal capogruppo del Pdl Giuseppe Farris, che non ha fatto altro che riversare in un ordine del giorno la delibera approvata sei mesi fa della Giunta Zedda ma mai portata in aula. Il documento aveva fatto sollevare le proteste di una parte di ambientalisti (Italia Nostra), che hanno accusato il sindaco di aver dato il via libera al cemento sulla necropoli a dispetto della sentenza del Consiglio di Stato che bloccherebbe qualsiasi intervento edilizio. Le polemiche avevano scatenato anche tensioni all’interno della maggioranza in Consiglio, poi il tema sembrava accantonato. La mossa di Farris l’ha fatto tornare di attualità. Il centrosinistra si è trovato davanti a un bivio: bocciare l’ordine del giorno avrebbe significato, implicitamente, disattendere l’orientamento espresso dalla giunta. L’approvazione avrebbe scatenato la rabbia di parte della cittadinanza che ha contribuito alla vittoria un anno fa. Ed ecco il ritiro annunciato dall’asses - sore all’Urbanistica Paolo Frau («le condizioni sono mutate») e la promessa di una imminente rielaborazione. Adesso è Coimpresa a dichiarare una nuova battaglia: «Il nostro è un progetto di riqualificazione», scrive Cualbu, «condiviso e fortemente voluto dalle amministrazioni pubbliche. Apprendiamo con amarezza le dichiarazioni e gli intendimenti espressi nel corso della seduta del consiglio comunale. Nei prossimi giorni, pertanto, valuteremo quali iniziative eventualmente adottare per la tutela della società, dei suoi dipendenti e del lavoro svolto nel corso degli anni».

E. F.