Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tuvixeddu e la delibera impresentabile

Fonte: La Nuova Sardegna
8 giugno 2012

CONSIGLIO COMUNALE





CAGLIARI La maggioranza di centrosinistra che guida il Comune potrebbe essere costretta a votare contro il testo elaborato dalla giunta Zedda per la delibera che avrebbe riaperto la strada al cemento su Tuvixeddu. Contestata da Italia Nostra e dallo scrittore Giorgio Todde sulla Nuova Sardegna, la delibera è stata congelata e mai portata in consiglio in attesa che - come sollecitato dall’associazione culturale - venisse avviata e completata la procedura di adeguamento del Puc al piano paesaggistico regionale, indispensabile in base alle norme per avviare qualsiasi attività di pianificazione sul colle punico. Ora però i consiglieri del centrodestra hanno portato in aula quel testo, proponendolo come ordine del giorno. Una provocazione di taglio politico, perché il centrosinistra si troverà costretto a discutere su un testo che la giunta comunale aveva elaborato e licenziato con evidente fretta. Alcuni consiglieri della maggioranza hanno chiarito che la situazione, dalla firma della delibera ad oggi, è cambiata in seguito all’ultima sentenza del Tar che ha confermato anche il vincolo minerario su Tuvixeddu. In realtà l’intero compendio storico-archeologico, compresa la parte privata, è area inedificabile da aprile del 2011, quando il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione del Tar Sardegna riconfermando la piena validità dei vincoli imposti col Ppr dell’amministrazione Soru. Niente quindi potrà essere modificato a Tuvixeddu prima che dal municipio esca un Puc allineato alle nuove prescrizioni del Ppr. La delibera della giunta - quale che sia la scelta del consiglio - risulta illegittima e impresentabile, infatti l’amministrazione Zedda si è ben guardata dal portarla in aula dopo le proteste di Italia Nostra. (m.l)