Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Primo sì al registro delle unioni civili ma resta la polemica

Fonte: L'Unione Sarda
8 giugno 2012

DIRITTI. È scontro tra i poli
 

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Il registro delle "unioni civili" (unioni di fatto e convivenze) muove i primi passi. La commissione comunale Affari generali, infatti, ha approvato ieri con i voti di tutta la maggioranza (Pd, Sel, Idv, Fed. della Sinistra, Rossomori, Socialisti, Meglio di prima non ci basta), e quello di Futuro e libertà, il regolamento che, come ha sottolineato il presidente della commissione Filippo Petrucci, «serve a riconoscere diritti e doveri a tutti quelli che scelgono di vivere insieme».
Non solo per le coppie omosessuali, dunque, ma il Registro sarà uno strumento utile anche per le coppie eterosessuali (che convivono da almeno un anno), giovani coppie con difficoltà economiche, e avrà valore anche nei casi di due fratelli anziani che vivono sotto lo stesso tetto. L'istituzione del registro, che sarà organizzato presso l'Anagrafe, consentirà a tutti coloro che faranno domanda di iscrizione di usufruire «di atti che consentono l'accesso ai benefici che l'amministrazione comunale riconosce in materia di diritto alla casa e ai servizi sociali», si legge nel regolamento.
«In pratica», spiega Petrucci, «il Comune si impegna, nella misura definita dalle leggi, a trovare una soluzione per la casa e garantirà le politiche sociali». Se non è una rivoluzione, poco ci manca. La decisione della commissione, nonostante fosse attesa, oltre alle reazioni positive, ne ha provocato anche di segno opposto. Come nel caso di Anselmo Piras (Pdl), ex assessore ai Servizi sociali, che ha argomentato così il suo voto contrario: «E' una presa in giro», ha detto, «il regolamento parla di diritti che il Comune si impegna a garantire, come la casa, che non trovano nessuna legittimazione giuridica». Di tutt'altro "umore", invece, Carlo Cotza, portavoce di Arc, l'associazione culturale che organizza il "gay pride" in città: «È un segnale forte che ha un'importante valenza simbolica. Perché significa che il Comune riconosce una minoranza, come le coppie omosessuali, e la rispetta». Quello di ieri, in realtà, è solo un primo passo. Prima che il Registro diventi operativo, infatti, il regolamento dovrà passare in commissione Statuto e successivamente all'esame del consiglio per l'approvazione finale. «In tempi brevissimi», spiega Petrucci, «Cagliari, finalmente, potrà avere il suo Registro».
Mauro Madeddu