Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La strage dei piccoli cavalieri

Fonte: L'Unione Sarda
8 giugno 2012

MOLENTARGIUS. Emergenza nelle saline: giallo sul funzionamento delle idrovore
 

Vasche asciutte: rinvenuti numerosi “pulli” morti
Dovrebbe essere un'area protetta, visto che è considerato un sito di interesse comunitario e una zona umida di importanza internazionale. Invece il parco Molentargius-Saline è abbandonato a se stesso e da alcuni giorni stanno morendo i pulcini di Cavaliere d'Italia, una delle tante specie protette di volatili che lo popolano.
L'ALLARME Ne hanno contato almeno sette i cittadini che frequentano l'area naturale. In tanti hanno voluto esprimere la loro indignazione su Facebook e con segnalazioni alle Lega per la protezione degli uccelli associazioni per la difesa di animali, allo stesso Ente parco e perfino alla Procura della Repubblica.
D'altronde che c'era qualcosa che non andasse era evidente: le vasche delle saline che costeggiano il lungomare sono aride da giorni, ed emanano esalazioni maleodoranti, specie nei giorni di maestrale. Ma oltre il decoro, con i livelli delle acque fuori controllo sono a rischio tutte gli animali che popolano il parco.
SENZA CONTROLLO «Azionare l'idrovora ora sarebbe letale comunque, perché si rischierebbe di farli annegare», spiega la naturalista Alessia Atzeni. È una degli ex dipendenti del parco, che assieme a tecnici e ingegneri, è senza lavoro dal 31 marzo, giorno in cui l'Ente presieduto dal sindaco di Quartu Mauro Contini e diretto dall'ingegner Marco Loddo, non le ha rinnovato il contratto. Su 40 lavoratori ora sono solo sei (più cinque interinali per l'InfoPoint) e tutti amministrativi. Da allora il parco è senza supervisione, per questo conoscere le cause della morte dei pulcini è impossibile.
LE IPOTESI «Si possono fare solo delle ipotesi», spiega Atzeni che con i suoi colleghi occupa la direzione dell'Ente da oltre due mesi. «Tra le più plausibili - continua l'ornitologa - c'è l'acqua stagnante o un suo repentino innalzamento, i cani lasciati senza guinzaglio o anche ciclisti, pedoni e fotografi, anche dilettanti». Perché i piccoli volatili e le loro uova hanno il colore del fango, «è difficile riconoscerli, si mimetizzano con l'ambiente circostante». La mortalità, in questi come negli altri uccelli che popolano il parco, è normale «ma non così, nei canali».
IL LUOGO DELLA STRAGE I pulcini di cavaliere d'Italia sono morti nel percorso 9, conosciuto come Rollone, alle spalle dell'ospedale Marino, che Atzeni e i suoi colleghi vorrebbero chiudere, almeno durante la nidificazione. E invece è proprio il periodo in cui venne aperto. Era l'17 aprile dell'anno scorso quando il sindaco Contini lo inaugurò in pompa magna: «Questo varco - disse -, dotato di ippovia e pista ciclabile, permetterà di inaugurare una nuova offerta turistica. Sarà possibile beneficiare di una suggestiva passeggiata a cavallo nel cuore della città».
Dopo che le immagini dei pulcini di cavaliere d'Italia hanno iniziato a girare su Internet o magari perché la direzione è stata avvisata della strage, all'ora di pranzo di ieri, l'Ente ha deciso in tutta fretta di chiudere l'accesso del Rollone. Talmente in fretta che alcuni podisti sono rimasti intrappolati all'interno.
Mario Gottardi