Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il Poetto è contaminato eternit in più di 11 ettari

Fonte: Sardegna Quotidiano
4 giugno 2012

 ALLARME AMIANTO

 

L’amianto al Poetto c’è e lo certificano le carte. 110mila metri quadrati, questa la stima dell’area contaminata fatta dal Comune. È il risultato di un sopralluogo del servizio Igiene del suolo e della Asl 8 eseguito mercoledì. L’area con presenza di amianto dovrebbe essere non solo tra la Quarta e la Quinta fermata, ma quella compresa tra la Quarta l’ex ospedale Marino. Proprio quegli spazi dove nel 1986, senza troppi complimenti, sono stati abbattuti i casotti. E il rischio che tutto il Poetto sia contaminato dalle polveri di amianto, tra il ripascimento del marzo 2002 e le classiche mareggiate, non è un’ipotesi remota. A confermarlo è l’assessore comunale ai Servizi tecnologici, Pierluigi Leo.

L’ABBATTIMENTO DEI CASOTTI « L’unica spiegazione logica che possibile dare, è quella che unisce l’abbattimento dei casotti, composti in più parti da materiali con presenza di eternit, con il gioco delle correnti e delle mareggiate. Tanto più dopo il ripascimento. Da quel momento in poi, non è peregrino presumere che si possa essere creato quel classico effetto-risucchio - spiega l’assesso - re - significa che i detriti vengono sballottati ovunque e finiscono sparsi per tutta la spiaggia, arrivando fino al ciglio della strada». Leo invita a non esagerare con gli allarmismi: «È stata fatta una ricognizione sommaria, la concentrazione massima si riscontra dalla quarta fermata al rudere del Marino, ma in questo momento non si può escludere nulla. Lunedì è previsto un incontro tra Comune, Asl, Arpas, Provincia e Regione - spiega - faremo il punto della situazione, attendendo i risultati definitivi dell’indagine compiuta dall’Arpas, previsti tra circa dieci giorni». E il documento-relazione del Comune, crea non poche preoccupazioni fin dal titolo: “Materiali contenenti amianto rinvenuti nell’arenile del Poetto”. Dopo la relazione ricevuta dalla Asl 8 in seguito a un sopralluogo effettuato il 4 maggio, dopo un esposto a Prefetto, sindaco, Procura, Asl 8 e Ministero dell’Ambiente da parte di un cittadino, Franco Anedda, che denunciava “materiale estraneo all’arenile ”, chiedendo “la rimozione immediata di esso a decoro ambientale e della salute pubblica”, i tecnici di Comune e Asl sono tornati al Poetto.

LA RELAZIONE DEL COMUNE «Il soggetto responsabile dell’inquinamento è attualmente ignoto, la stima dell’estensione della potenziale contaminazione è di 110mila metri quadrati. Le misure di prevenzione adottate sono una richiesta di messa in sicurezza di emergenza dell’area interessata dalla presenza di amianto, inoltrata alla Direzione tecnica scientifica e al Centro regionale di riferimento Amianto di Oristano dell’Arpas, con una procedura ristretta di urgenza, da parte del Comune, per individuare una o più ditte certificate per rimuovere i frammenti di materiale contenente amianto». Questo il sunto dell’infor - mativa firmata dal Funzionario dell’ufficio Igiene del suolo, Paolo Malavasi, e dal dirigente, l’ingegnere Guglielmo Carletti. Tre pagine inviate ieri a Provincia, Regione, Arpas e Prefettura. I tempi per la risoluzione del problema-amianto al Poetto sono incerti, così come la cifra che dovrà uscire dalle casse di palazzo Bacaredda per pagare gli esperti che saranno chiamati a bonificare la spiaggia. «La volontà è di procedere nel più breve tempo possibile, operando per lotti e nelle prime ore della mattina, per evitare interventi evasivi - precisa Pierluigi Leo - il costo dell’operazione non sarà eccessivo, adesso è però impossibile stabilire con esattezza una cifra. Spero di cuore che non sia avvenuto lo sfibramento dell’amianto, se così fosse dovremo indire una conferenza di servizi, alla quale seguirà una bonifica totale del Poetto». Cerca di smorzare i toni anche l’assessore provinciale all’Ambiente. «Qualunque allarmismo, in questo momento, è fuori luogo - commenta Ignazio Tolu - lunedì faremo un sopralluogo al Poetto per le indagini di nostra competenza e verificheremo se esiste e nel caso di quale entità è il rischio dell’amianto. A quel punto, con l’incontro di lunedì, saremo in grado di fare il punto della situazione.

Paolo Rapeanu

 IL PERICOLO Killer invisibile nGià dai primi anni Ottanta c’erano notizie sulla pericolosità dell’amianto, ma il divieto di utilizzarlo è arrivato nel 1992. Prima era normale avere in casa coperture in eternit o serbatoi per l’acqua. Ma se gli esperti assicurano che il materiale non crea problemi se ingerito è la respirazione delle sue particelle che lo rende micidiale. Le invisibili polveri di cemento- amianto, che si sprigionano quando si rompe o deteriora una lastra, una volta dentro i polmoni si depositano e possono far nascere tumori. Per valutarne la pericolosità ci sono apposite tabelle, perché la concentrazione di amianto nei materiali non è sempre uguale.