Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un piano per lo sport pirrese

Fonte: L'Unione Sarda
1 giugno 2012

L'obiettivo è recuperare il campo di Is Bingias e il palazzetto di via degli Stendardi
 

Anedda, presidente della commissione: «I soldi ci sarebbero»
Non è un momento facile per lo sport a Pirri. Ci sono storiche società, come la Jupiter, che rischiano di scomparire, mentre altre, più giovani, faticano ad andare avanti. C'è, però, anche chi lavora per rilanciare lo sport nel territorio: è un giovane informatico di 28 anni, Gabriele Anedda. Eletto un anno fa nel consiglio della Municipalità, nelle file del Pd, oggi guida la commissione “Sport e politiche giovanili”.
Il suo progetto punta a recuperare le strutture e valorizzare le varie organizzazioni che, pur tra mille difficoltà, mandano avanti l'attività sportiva. «Lo sport è un elemento chiave per la crescita e lo sviluppo di una società», spiega Anedda. La realtà attuale purtroppo è condizionata dai problemi legati agli impianti che non funzionano, come il campo di calcio di Is Bingias, in via Marzabotto, diventato specchio del degrado e dell'abbandono.
Oppure, il Palazzetto di via degli Stendardi, un edificio molto frequentato che, però, avrebbe bisogno di essere ristrutturato, «perché oggi può essere utilizzato soltanto il 50% dell'impianto», spiega Anedda. Due strutture che la Municipalità vuole restituire agli abitanti di Pirri. Ma, con questa crisi che non molla la presa, si può fare? «Certo che si può», spiega Anedda, «serve soltanto la volontà politica. Il Comune ha ottenuto il via libera dalla Regione per utilizzare sei milioni di euro, cifra che era stata stanziata in origine per la costruzione del palabasket in via San Paolo. Visto che questi fondi non sono stati spesi, con quella somma si potrebbe rendere nuovamente funzionale il campo di calcio di Is Bingias e ristrutturare il palazzetto di via degli Stendardi. Basta un po' di coraggio».
C'è anche l'idea di creare un polo acquatico a Terramaini. «Insieme alle attività che si svolgono nella piscina, potremmo realizzare un rimessaggio per la discesa delle piccole imbarcazioni necessarie per navigare il canale». Un progetto ambizioso che, se andasse in porto, avrebbe importanti effetti positivi sull'economia.
Mauro Madeddu