Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Dipinti e bozzetti viaggio nell’arte dentro il Palazzo dell’Economia

Fonte: Sardegna Quotidiano
16 aprile 2012

LA VISITA

 

Mostre e visite guidate per ricostruire le tappe fondamentali della storia, dell’economia e della cultura della Sardegna meridionale. La Camera di Commercio di Cagliari apre le porte del Palazzo dell’Economia, storica sede dell’associazione a partire dal 1928. Il presidente Giancarlo Deidda ha concesso l’ingresso al pubblico di cittadini e turisti per festeggiare l’anniversa - rio numero centociquanta dalla fondazione di questa istituzione. Oggi e domani, dalle 16 alle 19, si potrà finalmente osservare il grande patrimonio bibliografico, documentale e artistico accumulato nel corso degli anni. «La cultura va di pari passo con lo sviluppo economico», sottolinea Marcella Serreli soprintendente per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici. «È possibile inserire la visita a questi luoghi all’interno di un percorso più ampio che riguarda la storia e l’architettura della città di Cagliari». Nelle sale del Palazzo dell’Economia trovano posto le opere di Filippo Figari, che ha saputo decorare le grandi sale di stampo ottocentesco con un ciclo di pitture a tema. Non mancano i contributi di Costantino Nivola, Stanis Dessy, Francesco Ciusa e tanti altri. Accanto agli artisti sardi possibile trovare alcuni contributi provenienti da fuori, come i dipinti del riminese Guglielmo Bilancioni, compaesano del primo presidente, Enrico Serpieri. Per l’oc - casione è stata realizzata una raccolta delle opere di Enzo Loy, funzionario della Camera di Commercio negli anni Cinquanta e Sessanta. Pittore, illustratore e caricaturista, Loy ha realizzato una delle opere più rappresentative per il commercio isolano. Un tamburino sardo, realizzato per una delle prime edizioni della Fiera Campionaria Internazionale. Lo stesso personaggio è divenuto in seguito lo stemma della fiera e campeggia anno dopo anno su tutti i cartelloni pubblicitari. Il sottopiano del Palazzo è dedicato alla raccolta bibliografica e documentale. Sono ancora perfettamente conservati i primi documenti ufficiali del gennaio 1863, che annunciavano gli esiti delle prime assemblee organizzate a breve distanza dal decreto costitutivo del luglio 1862. Si tratta del verbale d’installazione del primo consiglio e del discorso d’inau - gurazione pronunciato dal prefetto dell’epoca. Sono perfettamente conservati anche i progetti originali dell’attuale sede, disegnati dall’architet - to milanese Luca Beltrami.

La prima versione del 1914 e la seconda, realizzata al termine della Prima Guerra Mondiale. Al termine della sua costruzione, tutti i documenti e le opere d’arte sono state portate nella nuova sede di Largo Carlo Felice, realizzata a grande richiesta dei membri del consiglio direttivo. Lo spostamento ha garantito continuità nell’operato della Camera. In esposizione anche alcune fotografie che risalgono agli anni Venti e ritraggono i primi mesi di vita all’interno della nuova sede. E poi riviste e documenti ufficiali che ripercorrono i centocinquant’anni dell’istituzione. «Abbiamo svolto un grande lavoro di catalogazione in vista dell’apertura», spiega Maria Rita Longhitano, che gestisce la biblioteca della Camera, «per evidenziare i passi più significativi della nostra storia». Giancarlo Deidda ha permesso ai visitatori di varcare la storica soglia per la prima volta dalla fondazione della Camera di Commercio in un’ottica di rilancio del ruolo della regione in un momento di crisi che tocca tutti i reparti dell’economia, dal commercio alla cultura. «Cagliari ha bisogno di conquistare un ruolo forte in ambito internazionale», commenta il presidente, «vogliamo ripercorrere le orme di Serpieri, che al termine del suo mandato di credere molto nel popolo sardo e nel suo ingegno». L’apertura straordinaria è solo una delle iniziative connesse alla XIV edizione della Settimana della Cultura, in programma fino al 22 aprile. «Abbiamo lavorato insieme per mettere a disposizione questo patrimonio artistico», dichiara Maria Assunta Lorrai, direttore regionale per i beni e le attività culturali, «Ogni anno c’è sempre maggiore interesse, questo ci permette di ampliare la nostra offerta per una settimana densa di appuntamenti». Jacopo Basanis