PIAZZA GARIBALDI.
Il programma
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Almeno quindici appuntamenti culturali sono già stati fissati, ma si tratta di un calendario ancora provvisorio quello della campagna “Aprile Antifascista” presentato ieri dal Coordinamento antifascista cagliaritano. Oltre quindici iniziative culturali e sociali che spaziano dal cinema alla musica, dal calcio alla fotografia, con un unico denominatore comune: l'anti-discriminazione, razziale in primis.
«Abbiamo pensato di proporre la rassegna di eventi nel mese di aprile per via del 25, la festa della Liberazione», spiega Mauro Aresu, portavoce del Coordinamento, «ma vorremmo portare avanti le iniziative anche dopo questo periodo, perché c'è sempre bisogno di parlare di antifascismo: nelle scuole, al lavoro, nei quartieri, ovunque, soprattutto in questa città anomala».
Il riferimento all' anomalia cagliaritana è diretto verso il duplice corteo presente, da una decina d'anni almeno, nel giorno della Liberazione. «Uno, quello antifascista, che parte da piazza Garibaldi; l'altro, composto da gruppuscoli di ispirazione fascista, che parte dalle scalinate della basilica di Bonaria. Tre anni fa vi furono persino episodi di tensione, ma il corteo caricato a freddo dalle forze dell'ordine, in piazza Costituzione, fu quello degli studenti antifascisti».
Anche a monito di quell'episodio il Coordinamento antifascista, nato a gennaio e supportato in pochi mesi da numerose associazioni, compagnie teatrali e gruppi musicali, ha inviato anche quest'anno una lettera al prefetto, affinché impedisca la sfilata ai gruppi vicini a Forza Nuova: «La sua risposta è stata secca, - commenta Aresu - la Costituzione prevede la libertà di espressione. Peccato non abbia considerato che lo stesso documento che lui ha citato vieti l'apologia di fascismo». Il 18 aprile già prevedono un presidio sotto il Comune, nei prossimi giorni sotto la Prefettura.
Archiviate le polemiche, il Coordinamento antifascista ora guarda al futuro. Un futuro ricco di eventi di sensibilizzazione ai temi dell'uguaglianza per bambini e per adulti e a una festa, quella del 25, per commemorare i partigiani (compresa la giornalista Miriam Mafai recentemente scomparsa), nello spazio più rappresentativo del giorno: piazza Gramsci.
Michela Seu