Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il Cagliari col Catania potrebbe tornare a casa

Fonte: La Nuova Sardegna
10 aprile 2012

 
Crescono le possibilità che domenica la partita si giochi al Sant’Elia

la curiosita’

Il Cagliari ringrazia la città di Trieste




«Grazie Trieste, ci sentiamo come a casa». Così il Cagliari ha voluto ringraziare la città friulana che ha ospitato sabato la partita con l’Inter. Lo ha fatto acquistando una pagina sul quotidiano locale «Il Piccolo», che ha dedicato per tutta la settimana ampi spazi all’avvenimento. E il ringraziamento c’è stato anche sul sito rossoblù, per il lavoro svolto per fare in modo che lo stadio «Nereo Rocco» fosse pronto per una partita importante. L’accoglienza è stata calorosa anche all’aeroporto Ronchi dei Legionari, dove alcuni dipendenti si sono fatti immortalare insieme ai giocatori del Cagliari.
di Roberto Muretto wCAGLIARI Dove si giocherà Cagliari-Catania? E quando si giocherà? Due domande che ancora non hanno una risposta. La società rossoblù ha inoltrato la scorsa settimana alla Lega Calcio la richiesta di posticipare a lunedì (in notturna?) a Trieste il match con i siciliani. Oggi all’ora di pranzo la decisione. Ma nel frattempo sono successe delle cose, che potrebbero evitare un’altra onerosa trasferta. Lavori al Sant’Elia. Il Comune è intenzionato a mantenere la parola data. Da questa mattina riprenderanno i lavori (chi li pagherà? Sembra che il sindaco manderà la fattura al Cagliari Calcio) per l’installazione delle reti di protezione nel settore Distinti. Un intervento necessario per avere l’ok dalla Commissione di Vigilanza. Il sindaco Massimo Zedda ha garantito che per domenica l’intervento sarà ultimato e l’agibilità, naturalmente, sarà una logica conseguenza. Cellino riflette. Il presidente del Cagliari non è rimasto abbastanza soddisfatto del trasferimento a Trieste. Si aspettava più calore allo stadio per la sua squadra, invece una parte del pubblico triestino, secondo il patron rossoblù, si è schierato con i nerazzurri e questo, non gli è piaciuto. Ma Cellino sa anche che la gara col Catania non ha certo l’appeal di quella con l’Inter e quindi la risposta sarebbe tiepida. A quel punto vale la pena costringere squadra, staff e tifosi ad un’altra lunghissima trasferta, con conseguente aggravio di costi sulla gestione della società? Probabilmente no. Ecco perchè le possibilità che si torni al Sant’Elia sono in crescita. A meno che l’orgoglio personale non prevalga sul buonsenso. Il primo passo. Chi tra il sindaco e il patron rossoblù alzerà il telefono per fissare un nuovo incontro? Al momento è difficile dirlo. Di sicuro Massimo Cellino dovrà dare una risposta sulla proposta fatta da Zedda: mettere a disposizione l’area di sedici ettari nella zona di San Paolo, dove potrebbe essere realizzato il nuovo stadio. Un’idea che secondo indiscrezioni non piacerebbe moltissimo al patron. Ora che l’ipotesi Elmas è praticamente tramontata (al no dell’Enac si è aggiunto anche quello del Coni), non ci sono molte alternative. I tifosi. Gli abbonati sono sul sentiero di guerra. Non accetterebbero un altro schiaffo e molti di loro sono decisi a rivolgersi a un legale per tutelare i loro diritti. E’ vero che per quanti non sono potuti andare a Trieste sabato è previsto il rimborso, ma è chiaro che il malumore resta. Tira e molla. A questo punto è chiaro che Massimo Cellino non lascerà il Cagliari a fine stagione. Il presidente aveva minacciato di andarsene a giugno, salvo poi fare marcia indietro il giorno dopo. Il problema stadio è reale, il Sant’Elia ha bisogno di un restyling complessivo. Anche se vista la situazione, la struttura andrebbe buttata giù e ricostruita di sana pianta. Ma il Comune di Cagliari, almeno in un momento economico così difficile, non può farlo, così come non può regalare un’area di pregio che vale, come ha detto il sindaco, 50 milioni di euro. Ecco che l’ipotesi della zona di San Paolo va valutata con attenzione e non accettata o respinta a priori. ©RIPRODUZIONE RISERVATA