Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La guerra delle case rubate

Fonte: L'Unione Sarda
31 gennaio 2012

MULINU BECCIU. In via Della Francesca gli abusivi sono in netta maggioranza

Per la donna che ha occupato scatta la denuncia

Sarà denunciata oggi dalla Polizia municipale per “violazione di domicilio e occupazione abusiva” J.C., la mamma di 21 anni che assieme alla sua bimba di 6, sabato sera, ha sfondato una finestra per installarsi nella casa-parcheggio di via Piero della Francesca 7 h, di cui è titolare Maria Cristina Lecis. La ragazza-madre sa bene che il suo è un atto illegale. «Non avevo alternativa», si giustifica, «avevo bisogno di una casa e quell'alloggio era disabitato. La Lecis vive in un altro posto, usava queste mura come magazzino». A parte i motivi personali che l'hanno spinta a compiere il gesto, J.C. a Mulinu Becciu è solo l'ultima di una lunga serie di occupanti. «Tutte le 72 famiglie che vivono qui hanno iniziato da abusivi», dice una ragazza.
COSTUME CONSOLIDATO Questo angolo della città è solo uno dei tanti dove vige una guerra di tutti contro tutti per accaparrarsi un alloggio. Un luogo dove il diritto e le regole cedono il posto alla legge del più scaltro e veloce. Un esempio? «Hanno liberato un appartamento che il Comune aveva già assegnato a un'altra famiglia. Dopo qualche ora l'abbiamo occupato», racconta Sara Cuomo, 25 anni, quando un anno fa col suo compagno occupò una delle case-parcheggio di via Piero della Francesca. «Qui vivono 72 famiglie e hanno occupato tutti. Sapete perché? Il Comune anni fa ha venduto ai privati gli appartamenti di via Giotto destinati a noi», denuncia Michela Platino, 26 anni. «Ora sono regolare, pago il canone», specifica, ma otto anni fa anche lei ha iniziato da abusiva.
LA CASA Esattamente come J.C., che ha scelto l'appartamento comunale al piano rialzato di via Piero della Francesca 7 (allo stesso civico dove vive la madre) perché era quello più facile da sfondare. «Siamo saliti su una scala e passati dalla finestra», spiega. Ma non vuole apparire un'usurpatrice dei diritti dei più deboli. «Questa casa in realtà era utilizzata come un magazzino». E per dimostrare le sue affermazioni, mostra le condizioni dell'alloggio. «Nel frigo ho trovato solo bottiglie di alcolici. Nelle stanze oltre cinquanta scatole di scarpe, elettrodomestici come forni a microonde, macchine per il caffè e detersivi a non finire, mai utilizzati, pieni di polvere. In bagno c'erano decine di scatole di assorbenti, il lavandino non si vedeva». Ma non basta. «Sa perché dico che quella donna non viveva qui? Perché ha un cane. Mentre in questa casa non c'è traccia di animali».
LA DENUNCIA In ogni caso Cristina Lecis è comunque titolare dell'appartamento. Per questo ieri mattina, dopo la seconda notte passata in auto, ha denunciato l'abuso. Ora J.C., 21 anni, madre di una bimba di 6, rischia la reclusione fino a tre anni, come prescrivono gli articoli 614 e 633 del codice penale, per aver occupato una casa popolare. Così fanno tutti. A Mulinu Becciu.
Mario Gottardi