Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Scherzi a parte siamo allo stadio

Fonte: L'Unione Sarda
27 gennaio 2012

Botte e risposte

Enrico Pilia
Siamo alle comiche. In una città innamorata del calcio, con la squadra che rappresenta uno dei simboli della regione, si continua a litigare attorno al perimetro dello stadio. Ieri sera, il presidente Cellino ha ricevuto la letterina dal Comune che lo invita a non portarsi avanti col lavoro, vendendo i biglietti per la partita di mercoledì sera. Cagliari-Roma, di questo parliamo, è una gara affascinante, perché sotto le avveniristiche torri-faro del Sant'Elia giocherà una delle squadre più divertenti del campionato. In sintesi, l'appuntamento ideale per il tifoso e, di conseguenza, per il cassiere della società. Mancano quattro giorni: vista l'agibilità - seppure parziale - dello stadio, Cellino aveva visto bene di aprire la biglietteria. Anche perché l'insistenza degli appassionati è forte, perché al tifoso del Cagliari puoi togliere il pane, ma non la partita.
Ieri, al citofono di viale La Playa 15, poco dopo le 19 si sono presentati due agenti della Polizia per consegnare la diffida: non vendete biglietti, aspettate il via libera della Commissione di vigilanza. Una lettera e una diffida, inequivocabile messaggio istituzionale.
Il motivo per cui non si potrebbe giocare la partita in notturna non riguarda lo stadio, ma l'illuminazione pubblica dei parcheggi. Il presidente del Cagliari, che legge i giornali e guarda la tv, sapeva di poter “lavorare” sulla sfida con la Roma. Prudentemente, aveva fatto segnalare dai suoi collaboratori il problema del buio fuori dal Sant'Elia: caso risolto nei giorni scorsi. L'intimazione a non aprire i botteghini è arrivata lo stesso, probabilmente un difetto di comunicazione fra apparati burocratici. Una comica incertezza: il Sant'Elia, che si appoggia su un terreno della Regione, continua a essere terra di troppi e di nessuno.