Rassegna Stampa

Sardegna 24

Addio a Elmas, stadio in città «Cellino venga a San Lorenzo»

Fonte: Sardegna 24
26 gennaio 2012

 

Appello al Cagliari dei proprietari delle aree accanto alla 131: «È l’unica zona destinata dal Puc ai grandi impianti sportivi»

di ENNIO NERI e.neri@sardegna24.net

Spunta l’ipotesi stadio a San Lorenzo. C’è tutto: sia la destinazione urbanistica dell’area che la disponibilità dei proprietari. Mancasolo la volontà politica. Madopo il no dell’Enac, è arrivata l’inchiesta. E così per la Karalis Arena a Elmas si fa in salita. Per l’avvocato del presidente rossoblù Massimo Cellino «l’indagine potrebbe bloccare il progetto». A questo punto il Cagliari potrebbe decidere di puntare nuovamente sulla città. Il Sant’Elia ha bisogno di un restauro (la facoltà di Ingegneria ha calcolato una spesa di 10 milioni di euro), ma più che di costi è il problema è tutto gestionale: il Cagliari vuole uno stadio di proprietà. Ma il Sant’Elia è inalienabile e la strada della demolizione, ricostruzione e gestione a lunga scadenza è costosa e ai limiti della praticabilità («se lo facessi mi arresterebbero», ha dichiarato in aula il sindaco Zedda). Così non resta che una sola area in città dove il puc consente la costruzione di un grande impianto sportivo per manifestazioni di carattere sovracomunale e si trova nella piana di San Lorenzo, subito dopo il vecchio inceneritore, ai confini della città. I sostenitori dell’opportunità di realizzare lo stadio a San Lorenzo, accanto alla 131 e all’aeroporto, si contano almeno dai tempi della costruzione del Sant’Elia. Nel puc (piano urbanistico comunale) le linee guida per la trasformazione della piana di San Lorenzo sono individuate nel “settore delle attrezzature sportive con l’obiettivo di estendere e integrare la dotazioneesistente, di diffondere la pratica di nuove discipline e di inserire la regione nelle manifestazioni sportive di livello nazionale e internazionale”. E si individuano: oltre ad un’area parco attrezzata e attrezzature di supporto anche “attrezzature sportive e spettacolari di grande scala”, uno stadio insomma. «Ci sono 80 ettari a disposizione», spiega Giacomo Pisano, coordinatore delle coop che hanno proposto il piano attuativo a Su Stangioni, «l’ideale sarebbe che le istituzioni invitassero la società rossoblù a investire in quella zona». I proprietari di San Lorenzo sono tanti e piccoli e da 30 anni non riescono a trovare un accordo. E tanti di loro si trovano costretti ad affittare i terreni ai pastori per il pascolo (3 ettari a 235 euro l’anno) per contenere le spese relative all’Ici (calcolato dall’amministrazione a 86 euro al metro quadrato). Ma i costi per il Cagliari sarebbero ridotti. «Guardi sarei pronto a vendergli il terreno domani», dichiara uno dei piccoli proprietari che chiede l’anonimato, «anche a 50 euro al metro quadrato». Cellinodunque, approssimativamente, con 3 milioni di euro si potrebbe portar via sei ettari in città dove costruire lo stadio (coi moduli in fibra e carbonio da assemblare e tirare su) e realizzare i parcheggi. L’ipotesi San Lorenzo è stata sollevata in consiglio comunale anche ieri sera dal consigliere Alessio Mereu dei Riformatori. In aula è stata votato un ordine del giorno firmato da tutti i capigruppo della maggioranza (primo firmatario Giovanni Dore Idv) che impegna sindaco e Giunta «a bandire entro il più brevetempopossibileunconcorso di idee per la ristrutturazione dello Stadio, quale spazio polivalente sportivo e non».