Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Consiglio, addio spese folli

Fonte: L'Unione Sarda
20 gennaio 2012

COMUNE.

Gli indirizzi della delibera proposta dall'ufficio di presidenza
 

Nel mirino viaggi e convegni: fondi dimezzati
Nel 2008, quando di tagli ai costi della politica si parlava e basta, il Consiglio comunale spendeva solo di «affrancature per la corrispondenza» 11.730 euro. Una somma che consentiva di acquistare ben 19.551 francobolli per le comunicazioni pubbliche e private dei consiglieri, che avevano dunque una media di 488 affrancature a testa, ogni anno. Le ultime leggi Finanziarie però hanno obbligato a una rapida chiusura dei rubinetti: quella del 2010, la più importante per le ripercussioni sui Comuni d'Italia, ha imposto una diminuzione (rispetto ai numeri del 2009) dell'80 per cento delle spese per «pubbliche relazioni, convegni, mostre» e del 50 per cento degli stanziamenti per le «missioni» dei consiglieri. E ora l'Aula si adegua, con una delibera (la proposta è stata fatta dall'ufficio di presidenza del Consiglio) che verrà discussa nelle prossime sedute.
 

I TAGLI I cambiamenti rispetto al passato saranno tanti. Un esempio: se fino allo scorso anno ogni gruppo consiliare aveva la possibilità di ricevere un contributo per affittare le sale convegni, per organizzare incontri e conferenze stampa, adesso ogni partito si dovrà “accontentare” della sala del sottopiano del Municipio. E ancora: i «beni di consumo», come i fogli, la cancelleria, ma anche videoproiettori e altri strumenti elettronici che fino a poco fa ogni gruppo acquistava per conto proprio, verranno comprati dal Servizio provveditorato e dagli altri uffici e messi a disposizione dei vari partiti.
 

«PIÙ SERVIZI» «L'intenzione è quella di rispondere al taglio dei costi con l'offerta di servizi ai gruppi consiliari. Si unificheranno le voci di bilancio e si raggrupperanno tutte le spese per cercare di razionalizzare e ridurre al massimo le spese», spiega il presidente del Consiglio Ninni Depau. Che precisa: «Non è solo merito nostro: era un dovere proporre questi nuovi indirizzi, anche perché sono state le manovre finanziarie degli ultimi anni a ordinare i tagli».
 

MISSIONI E ALTRE SPESE I costi delle missioni (cioè i viaggi, legati al mandato, dei consiglieri) dovranno essere dimezzati. La cifra di riferimento è quella dei 37.323 euro spesi nel 2009 dall'Aula. Le spese del 2011 sono più o meno in linea con le nuove disposizioni: nel primo semestre sono stati rimborsati 10.450 euro, a breve verranno liquidate le spese della seconda parte dell'anno. Anche per quanto riguarda le spese per i «beni di consumo» e gli altri servizi a disposizione dei gruppi consiliari, il confronto con gli anni passati dimostra che una riduzione dei costi c'è stata: si parte dai 79.238 euro spesi nel 2007, quota mantenuta a grandi linee anche negli anni successivi (68.725 euro nel 2008, 78.998 euro nel 2009, 70.174 euro nel 2010), ai 21.907 del 2011. Una caduta libera determinata, come negli altri casi, dalla Finanziaria di due anni fa.
Michele Ruffi