Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Scontro su “Libera” tra Sel e il Pdl “insulti ” e attacchi

Fonte: Sardegna Quotidiano
19 gennaio 2012

ANTIMAFIA IN MUNICIPIO

 

Clima teso in Consiglio comunale. L’associazione “Libera” è stata ospite ieri in Municipio per presentare il suo presidio sardo, che è stato dedicato a Emanuela Loi, la poliziotta morta nell’attentato a Paolo Borsellino. L’in - contro si è tenuto nella sala matrimoni. L’associazione aveva chiesto di sfruttare la sala consiliare, ma era prevista la seduta del Consiglio comunale. I consiglieri Giuseppe Farris e Anselmo Piras avevano chiesto che l’in - contro non avvenisse all’interno della seduta, ma prima o durante una pausa. Questa posizione aveva scatenato la dura reazione del capogruppo di Sel Sergio Mascia che aveva commentato: «È miserabile cadere così in basso e fare una questione di procedure per questa iniziativa». L‘utilizzo del termine “miserabile ”ha scatenato la reazione dei due esponenti del Pdl e ieri in Aula c’è stato qualche attimo di tensione. «Ho spiegato che il termine “miserabile ”non era rivolto a loro, ma all’atto politico», ha precisato ieri Sergio Mascia. Una spiegazione che non soddisfa il capogruppo Pdl. «Miserabile, vuol dire compassionevole, è può essere riferito solo alle persone - attacca Giuseppe Farris - di compassionevole c’è solo il capogruppo di Sel che sta facendo retromarcia. Il giovane e inesperto capogruppo di Sel che, in preda al consueto furore post-ideologico, attribuisce il concetto di miserabile alla nostra posizione per poi cambiare idea». Farris sostiene di non avere niente contro Libera, ma precisa: «non siamo neanche stati invitati all’incontro». Anche Anselmo Piras sottolinea questo aspetto. «Sono offeso con la presidenza del Consiglio perché non siamo stati invitati, è stata quindi una scelta politica quella di non coinvolgere buona parte della minoranza - attacca - sono state usate parole pesanti, forse dettate dall’ine - sperienza, siamo stati assaliti mediaticamente perché abbiamo chiesto il rispetto delle norme e dei regolamenti. E su questo c’è responsabilità del presidente, di solito sempre attento al rispetto delle regole, tanto da creare un clima di tensione in Aula che ormai è palpabile». M.Z.