Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La musica de L'Unione Sarda

Fonte: L'Unione Sarda
2 gennaio 2012

TEATRO LIRICO. Oggi e domani i concerti. Intanto si infiamma la vertenza: interviene il sindaco

Protagonisti Anna Tifu (violino) e Romeo Scaccia al piano

Due spettacoli per salutare il 2011: stasera alle 19 il teatro Lirico ospiterà il “Gran concerto di Capodanno” de L'Unione Sarda dedicato agli inserzionisti, agli edicolanti, ai dipendenti e alle autorità. Si replicherà domani alle 11.30, con un appuntamento pensato per tutta la cittadinanza: la sala ospiterà i 400 lettori a cui sono stati regalati i biglietti, oltre agli abbonati del teatro. Una grande coppia di solisti per i due appuntamenti: Anna Tifu (al violino) e Romeo Scaccia (al piano). In programma fino a ieri c'era l'esibizione dell'orchestra e del coro del Lirico, diretti da Marcello Rota. Ma alla fine di una lunga giornata di trattative con il sindaco Massimo Zedda, una parte dei sindacati ha proclamato, pur scusandosi con L'Unione Sarda per il grave disagio, lo sciopero. Annullando così anche la partecipazione ai concerti offerti dal quotidiano, che ha affittato il teatro di via Sant'Alenixedda.
La trattativa è durata ieri sera quasi cinque ore. Poi lo strappo, arrivato dopo l'approvazione del bilancio preventivo di qualche giorno fa, in cui il Cda aveva dato il via libera al taglio di alcune voci dello stipendio.
LA GIORNATA I rappresentanti dei lavoratori si presentano in via Sant'Alenixedda alle 15 con un documento unitario, preparato in mattinata e su cui c'è un'ampia convergenza. I punti fondamentali sono quattro. Primo: via il sovrintendente Gennaro Di Benedetto, ritenuto «inadeguato». Poi dietrofront sul taglio degli stipendi. Terzo: garanzie sull'aumento della produttività del teatro nel 2012 e, per ultimo, un impegno che coinvolga anche la Regione per ripristinare i livelli di finanziamento degli scorsi anni.
LE RICHIESTE I primi due punti, cioè la sostituzione del sovrintendente e quello dei salari, sono imprescindibili: i sindacati chiariscono subito che senza delle garanzie, si sciopera. Il sindaco Zedda tratta, si dice disponibile a incontrare nuovamente i lavoratori nel giro di breve tempo proprio per discutere in maniera più approfondita di un cambio al vertice del teatro e di verificare la possibilità di ristabilire alcune voci dello stipendio, nonostante su certe ci sia già un parere negativo della Corte dei Conti.
LA DISCUSSIONE La trattativa va avanti per ore. Poi, quasi al termine, una parte del sindacato, Libersind, decide di troncare il discorso. Sciopero. Anche se in realtà la maggioranza dei sindacati sembra orientata verso la conferma dei concerti di fine e inizio anno organizzati da L'Unione Sarda. Ma l'orchestra, anche senza una piccola minoranza, non funziona: dunque la partecipazione agli spettacoli viene revocata.
IL COMUNICATO Una decisione in un certo senso inattesa, e lo si capisce dal comunicato che il sindaco Massimo Zedda diffonde alle 21.32, nel quale non nasconde una certa amarezza: «Nonostante la pesante eredità sulla situazione economica del Lirico, che potrebbe portare al fallimento della Fondazione; nonostante l'impegno del Comune e la disponibilità della Regione sul futuro del Teatro; nonostante la continua presenza del Comune circa i progetti e il futuro del Teatro stesso, in una situazione di crisi economica che dura da 10 anni e che stiamo cercando di affrontare e risolvere con la Regione e la Fondazione Banco di Sardegna; nonostante quattro ore di discussione, la sostanziale condivisione dei punti presentati dalle sigle sindacali durante l'incontro e la condivisione del progetto di piano industriale presentato da sei sigle sindacali su otto. Nonostante tutto questo, durante la discussione di questo pomeriggio, ho rilevato la volontà di una parte dell'orchestra (della sigla Libersind) di far saltare, oltre che il concerto di Natale anche quelli del 31 dicembre e primo gennaio».
Spettacoli che secondo il primo cittadino «sarebbero stati un importante volano per il futuro del Teatro, anche per il coinvolgimento di parte importante del tessuto economico isolano. Parafrasando Churchill: “Mai così pochi fecero così tanti danni, in così poco tempo, a danno di così tanti”». Poi il sindaco chiude con un'apertura: «Detto tutto ciò, auspicherei un ripensamento entro la mattinata dei pochi che hanno scelto di scioperare». Un'apertura anche da parte de L'Unione Sarda che auspica che i validissimi componenti del coro e dell'orchestra ci ripensino e si presentino regolarmente sul palco, dopo il grande lavoro svolto nei giorni passati con il direttore d'orchestra Marcello Rota.
I SINDACATI E sempre ieri a tarda notte è arrivato il comunicato congiunto di tutte le sigle sindacali. Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Fials Cisal, Snater, Libersind Confsal, Fls Css e Usb scrivono: «Dopo una lunghissima riunione tra le segreterie sindacali ed il presidente della Fondazione pur riconoscendo le importanti aperture sui punti in discussione, vista l'impossibilità, da parte del presidente, di garantire la soluzione delle vertenze, le organizzazioni sindacali confermano le agitazioni proclamate». Le segreterie poi specificano che l'astensione dal lavoro deve essere vista come «uno sprone per accelerare il processo di cambiamento del teatro». Infine, i sindacati «si scusano per il disagio arrecato a L'Unione Sarda, soggetto esterno coinvolto incidentalmente nella vertenza».
I concerti di oggi e domani quindi si faranno con i due solisti Tifu e Scaccia. Salvo un ripensamento dei sindacati. Che sarebbe ben visto.

 

Nella notte
Traffico, i divieti
su strade e piazze
Per trasformare la città in un grande palcoscenico ed evitare disagi a chi decide di passare per strada il Capodanno, sono stati istituiti alcuni divieti nelle strade cittadine. Nel largo Carlo Felice, in piazza Yenne, via Santa Croce, via Baylle, via del Mercato Vecchio, piazza Savoia, piazza Dettori, via Principe Amedeo, via Mameli (da via Sassari al Largo Carlo Felice) ci sarà il divieto di sosta con rimozione dalle 20 di oggi alle 6 di domani.
Stessi orari per il divieto di transito nel largo Carlo Felice, piazza Yenne, via Santa Croce, via Baylle, via del Mercato Vecchio, via Savoia, piazza Dettori, via Principe Amedeo e via Mameli (da via Sassari al Largo Carlo Felice).
Inoltre, è stato istituito il senso unico di circolazione nella via Angioy (tra via Sassari e corso Vittorio Emanuele), dalle 20 di oggi alle 6 di domani.

 

La protesta
Piazzale Trento,
notte di presidio
Contro Equitalia Capodanno di contestazione. Il “Presidio Piazzale Trento” è giunto al suo 53° giorno di protesta e di presenza di fronte al palazzo della Regione. L'obiettivo del presidio - dice Maddalena Senis - è quello di far cambiare le regole attraverso cui Equitalia e le banche agiscono nei confronti dei contribuenti «in modalità che sono ingiuste e vessatorie che stanno provocando danni irrimediabili» all'economia sarda. Numerose sono le azioni di protesta messe in campo, democratiche e non violente. Stanotte i partecipanti al Presidio si incontreranno per un incontro conviviale nella struttura mobile installata nel piazzale Trento. Sarà un'occasione - continua la lettera di denuncia - di socializzazione e di confronto sulle tematiche in campo in attesa del 2012 dal quale «ci si attende equità vera e giustizia sociale per tutti i sardi fondamentali per la rinascita economica della nostra terra».