Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sprechi stop, risparmio: 22 milioni

Fonte: La Nuova Sardegna
30 dicembre 2011



Zedda: «Non taglieremo i servizi ai cittadini». Traffico: è una priorità




CAGLIARI. Il giovane sindaco Massimo Zedda nei pochi mesi del suo mandato ha risparmiato 22 milioni di euro con ritocchi ovunque sia stato possibile nella gestione del Comune, ma i tagli del Governo richiedono per il 2011 un risparmio di 31 milioni di euro e quindi bisogna trovarne altri 9 da tagliare «i tecnici sono già al lavoro - diceva ieri Zedda - ma vogliamo riuscirci senza toccare i servizi». Il sindaco ha rispettato la tradizione: alla fine dell’anno ha tirato le somme del lavoro fatto (piano per il litorale ecc.) e di quello che aspetta la giunta per il 2012 «al quale bisogna guardare con speranza, perché momenti anche più brutti di questo la Sardegna ne ha passati altri». Zedda ha promesso che il Comune farà la sua parte con una lotta permanente allo spreco («chiamiamole spese superflue», ha suggerito), «perché non è vero che la macchina pubblica non può essere efficiente e tenere a bada i conti». Il Ctm è un esempio: il bilancio è in regola, «contribuiremo a migliorare ancora tutto questo», diceva il sindaco. Numeri sui nuovi aggiustamenti che saranno necessari, Zedda non ha voluto darne: «Se lo avessi fatto nelle dichiarazioni programmatiche le avrei dovute riscrivere almeno 3 volte perché le manovre del Governo hanno richiesto per altrettante volte correzioni importanti rispetto a ciò che ci si aspettava, fra poco c’è la conferenza del presidente Monti e sapremo altro». L’Imu non viene salutata con commenti pro o contro: lo Stato ne tratterrà gran parte, «cercheremo di non incidere come tassazione giocando sulle aliquote».
Dunque nel marzo 2012 il Comune avrà dismesso tutti gli immobili affittati («un grosso risparmio»), non ci sono risorse per costruire nuovi edifici, ma sarà premiante la scelta del Comune di «riqualificare» tutto quello che già c’è. Una buona carta da giocare è la collaborazione tra istituzioni, «il campus universitario ne è la dimostrazione - sottolineava Zedda - abbiamo dato a un’altra amministrazione la possibilità di costruire per i non cagliaritani cui si vuole dare servizi. Siamo disposti a ragionare con gli altri». E’ grazie a questo nuovo corso che Cagliari può considerare una priorità l’allungamento del tratto di metropolitana leggera da piazza Repubblica a piazza Matteotti: «L’ha chiesto il sindaco di Settimo - raccontava ieri Zedda - perché quella linea collega all’area vasta uno snodo come piazza Matteotti» dove, è noto, confluiscono ogni giorno 30 mila persone con l’auto e 12 mila pendolari con i pullman dell’Arst e da dove partono i bus per tutto il resto della città. Cagliari ha 156 mila abitanti ed eroga servizi per 350 mila, il 33 per cento dei bambini degli asili e delle scuole cagliaritane non sono di Cagliari, 200 mila veicoli ogni giorno entrano in città e cercano parcheggio: collaborare con tutti i comuni dell’area vasta è l’unica soluzione per decongestionare la città e quindi parlare seriamente di ambiente. Nel centro storico saranno installate le telecamere per liberare quelle strade dalle auto dei non residenti, si sta studiando una colorazione diversa per i posteggi dei residenti, per 2.800 posti auto a pagamento, ci sono migliaia di pass di residenti che non portano soldi al Comune. In via Piero della Francesca si farà una rotatoria e la strada verrà collegata con la 554, sul viale Marconi si installerà una rotatoria per l’accesso all’asse mediano. Per far rivivere il centro storico: il frazionamento degli immobili se in favore di parenti fino al terzo grado ora si può fare e deve essere rivista la destinazione d’uso in uffici non più rispondente alle necessità di un mercato in crisi. Le giovani coppie devono poter restare in città e in centro, il Comune lavorerà con gli incentivi e anche per le politiche di residenzialità è necessaria la condivisione da parte degli altri comuni. Il piano urbanistico deve essere adeguato al piano paesaggistico regionale: finora si è andati avanti con varianti e quindi nell’incertezza, che deve finire con il piano particolareggiato del centro storico. Nell’ex convento vicino al rettorato (fondi per 5 milioni di euro) si faranno residenze e servizi studenteschi. Infine, richiesto dai giornalisti sulla situazione del Teatro lirico, Zedda ha definito una «genialata» lo sciopero preventivo che ha fatto saltare lo spettacolo. Per il Sant’Elia: se non ci gioca il Cagliari è una cosa, se ci gioca la squadra della città è un’altra, certo «non posso demolire lo stadio, il giorno dopo verrei arrestato». (a.s)