Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

L’Emerson ha riaperto i battenti «È la prima crepa»

Fonte: Sardegna Quotidiano
12 dicembre 2011

Poetto

 

L’Emerson ha riaperto i battenti. Il presidente del Tar ha accolto il ricorso presentato dal gestore Alessandro Murgia e ieri il chiosco bianco della Quarta fermata ha ripreso a vivere. «È giusto così: non avevamo dubbi sull’esito favorevole, quella del Comune è stata un’azione proditoria nei confronti di imprenditori che operano nella piena legittimità - commenta Alberto Bertolotti, presidente regionale del sindacato balneari della Confcommercio - è stata una scelta illegittima, insensata e assurda». Il Comune, dopo aver fatto smantellare quasi tutti i chioschi, non ha chiesto deroghe alla Regione che permettessero di mantenere aperti i cinque baretti superstiti oltre il limite della stagione balneare. Una scelta che ha portato alla chiusura forzata di tutti i chioschi del litorale cagliaritano. Ma il presidente del Tribunale amministrativo regionale non ha apprezzato questa decisione e ha deciso di sospendere il provvedimento per «assicurare il prosieguo dell’at - tività lavorativa».

LA SPERANZA DI RIAPRIRE Dopo un fine settimana di Poetto chiuso ieri in pochi si aspettavano di trovare un chiosco aperto. Ma domenica scorsa, quando gli altri quattro chioschi superstiti erano completamente deserti, all’Emerson erano in corso lavori di pulizia. C’era evidentemente la speranza che da un momento all’altro arrivasse il via libera. Ieri il titolare dell’Emerson ha deciso di non commentare la decisione del Tar e ha subito riaperto i battenti. I clienti non sono stati tanti e quasi tutti i cartelli di protesta sono scomparsi dall’ingresso (a parte un “ora tocca ai chioschi”) dove a una lavagnetta è stato affidato il compito di avvisare i passanti che il chiosco era di nuovo aperto al pubblico. «Abbiamo sempre cercato di farli riaprire, con il tentativo di prolungare la stagione balneare - spiega Massimiliano Tavolacci, capo di gabinetto dell'assessorato regionale all'Urbanistica - il Comune ci aveva chiesto di estendere il provvedimento anche agli stabilimenti in muratura, su cui abbiamo la competenza, ma per quelli abbiamo concesso la deroga il Poetto non può rimanere chiuso e abbandonato, soprattutto quando abbiamo la fortuna di avere un autunno così mite. la riapertura dell’Emerson è una prima crepa nella diga ». La fine della stagione balneare è stata indicata dal Comune come fine anche per le attività commerciali sulla spiaggia. «Ma va distinta in modo netto la stagione balneare dalle attività produttive - continua Tavolacci - un conto sono gli ombrelloni, un altro la possibilità di lavorare anche durante il resto dell’anno».

STAGIONE E AFFARI All’origine di tutto c’è la determinazione interdirettoriale della Regione che fissa le date della stagione balneare nell’Isola, lasciando ai Comuni la possibilità di chiedere deroghe e proroghe. «Anche per quell’o rd i n a nza ci sono margini di miglioramento - commenta Bertolotti - ci vorrebbero paletti più rigidi perché i Comuni non si sentano autorizzati a compiere scelte troppo caratterizzate da una deriva clientelare: i Comuni non devono poter agire in modo così discrezionale ». La giunta Zedda ha fatto rispettare l’ordinanza di demolizione del 2009 e cercato di bloccare tuttele attività del Poetto per riscrivere le regole e ripartire da zero in attesa del tanto sospirato Piano di utilizzo dei litorali. «Per l’anno prossimo ai gestori sarà autorizzata una struttura amovibile, che ha comunque dei costi - spiega Tavolacci - la Regione ha chiesto al Comune che le concessioni fossero prorogate fino al 2015 in modo da ammortizzare l’investimento, invece restano annuali». Bertolotti esulta per la decisione del Tar: «Il Comune comprometteva la vita di cinque famiglie e di quaranta posti di lavoro ». Il Comune ora valuta quali contromisure prendere, mentre il presidente del Tar Aldo Ravalli ha fato riaprire l’Emerson da subito e fissato per l’11 gennaio la seduta della camera di consiglio.

M.Z.