Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Inuit, indiani, sardi: genti al confin

Fonte: Sardegna Quotidiano
9 dicembre 2011

 LAZZARETTO

 

 Popoli lontani uniti dalle stigmate dell’e m a rginazione e da antichi stereotipi. Dalle gelide terre dell‘a Groenlandia’Artico agli sconfinati Stati Uniti d’America fino alla Sardegna, ombelico del Mediterraneo, tra genti così diverse e allo stesso tempo simili: inuit, indiani d’America e sardi. Sarà proprio il confronto tra culture lontane, ma unite da tanti punti in comune, il tema portante della conferenza di oggi al Lazzaretto: «Gli Inuit, gli Indiani d'America, le genti di Sardegna. Il viaggio di un antropologo sardo tra realtà, dolori e aspirazioni di popoli "vicini"». Un confronto tra gli antropologi Umberto Cao e Peter Crawford sulla presentazione comparativa di due studi etnografici ai confini del mondo, soffermandosi soprattutto sulle maggiori problematiche sociali e sulle possibilità d'intervento e cambiamento. Prende così corpo alle 18 la seconda giornata del ciclo di incontri organizzato dal Centro Studi Bentzon al Lazzaretto di Cagliari: l'iniziativa, ospitata nei locali dove è allestita l'omonima mostra (visitabile fino all'8 gennaio), si concentra in particolare sulla comparazione del contesto antropologico e culturale isolano con quello di altre zone del Mediterraneo e del mondo, dedicando una particolare attenzione alla figura di Andreas Fridolin Weis Bentzon e alla sua ricerca. Genti lontane, minacciate dallo sfruttamento e dalla spregiudicatezza della società globale: il popolo del lungo inverno artico, gli inuit, il loro nome ha un significato molto semplice, uomini, più comunemente sono conosciuti come eschimesi; gli indiani d’America, confinati nelle riserve macinati dalla miseria e dall’abuso di alcol e i sardi, che lottano per mantenere salde identità e autonimia. Umberto Cao, antropologo medico, insegna alla UQÀM – Université du Québec à Montréal, si è specializzato alla prestigiosa École d'Hautes Études di Parigi e in Salute Pubblica alla Escola Nacional di Lisbona, e si interessa agli aspetti sociali e politici della malattia e della salute. L'antropologo scozzese-danese Peter Crawford, si occupa di antropologia sociale, fin dagli anni '70 è stato un membro attivo della NAFA (Nordic Anthropological Film Association) e ha scritto ampiamente sull'antropologia visiva e la realizzazione di film etnografici; attualmente insegna all'Università di Tromso, in Norvegia, è membro del comitato scientifico del Centro Studi Bentzon e sarà protagonista anche di un altro incontro sabato, dedicato ad Andreas Fridolin Weis Bentzon e alla sua ricerca. La conferenza sarà seguita da esemplificazioni musicali, che vedranno protagonisti Giancarlo Seu (launeddas e fisarmonica) e Alessandro Podda (fisarmonica).

Francesca Cardia