Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari città meno tassata

Fonte: L'Unione Sarda
9 dicembre 2011

Gli aumenti di Irpef e imposta sugli immobili costeranno in media 288 euro
 

L'Ici porterà 8 milioni di euro alle casse comunali
Per l'Italia sarà anche una manovra lacrime e sangue. Ma a sentire la Uil, Cagliari potrebbe addirittura sorridere in confronto alle altre città: secondo la ricerca del sindacato, il capoluogo sardo risentirà meno di tutti del provvedimento del governo Monti. L'aumento dell'addizionale Irpef e la rivalutazione delle rendite alla base del calcolo dell'Ici costerà ai cagliaritani in media 288 euro, contro i 1.035 euro degli abitanti di Roma.
 

GLI AUMENTI La ricerca del sindacato non tiene conto però della reintroduzione dell'Imposta comunale sugli immobili per la prima casa, che però secondo il calcolo degli uffici del Comune dovrebbe portare alle casse comunali tra i 7 e gli 8 milioni di euro. Soldi che andranno a tappare - parzialmente - il buco creato dai tagli dell'esecutivo nazionale ai trasferimenti agli enti locali, che per Palazzo Bacaredda si aggirano intorno ai 30 milioni di euro. La manovra del Governo Monti però a Cagliari si sentirà meno rispetto alle altre città d'Italia. Secondo la Uil, nella classifica dei 104 capoluoghi di provincia, quello sardo è l'ultimo.
 

LA RICERCA Il Servizio politiche territoriali del sindacato, diretto da Guglielmo Loy, ha elaborato gli effetti dell'aumento delle addizionali regionali Irpef dello 0,33% (calcolato su un reddito lordo medio dei contribuenti regione per regione), e della reintroduzione dell'Ici con la rivalutazione delle rendite catastali. «Come campione è stato considerato un cittadino con un reddito imponibile pari alla media delle più recenti dichiarazioni dei redditi e con un'abitazione di proprietà di circa 80 metri quadri, accatastata in A/2 e A/3 in zona semiperiferica con 5 vani».
 

LE ALTRE CITTÀ A soffrire di più saranno le grandi città: a Napoli mediamente gli aumenti complessivi delle due imposte saranno di 670 euro (428 euro per l'Irpef regionale e 242 euro per l'Ici), a Firenze 617 euro (rispettivamente 279 euro e 338 euro), a Bari 540 euro (324 euro e 216 euro), a Venezia 471 euro (324 euro e 147 euro), Milano 841 euro (364 euro e 477 euro). «Tutte queste cifre - evidenzia Loy - non tengono conto dell'autonomia impositiva degli enti locali territoriali su queste ed altre imposte come l'addizionale comunale Irpef e la tassa sui rifiuti solidi urbani, che potrebbero portare altri consistenti aumenti delle imposte locali». Aumenti che potrebbero anche non diventare realtà, se al capoluogo arrivassero maggiori trasferimenti dalla Regione, se venisse riconosciuto lo status di città metropolitana.
Michele Ruffi