Rassegna Stampa

Sardegna 24

Tar boccia ricorso nienteanatrazoppa

Fonte: Sardegna 24
27 ottobre 2011

 LA SENTENZA. I GIUDICI STRONCANO LE SPERANZE DEL PDL

L’anatra è zoppa? Assolutamente no. Potrà volare benissimo. Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, potrà contare ancora su una solida maggioranza in consiglio comunale. Perché i giudici del Tar Sardegna hanno rigettato il ricorso presentato da Giorgio Adamo, Marco Naseddu, Alessandro Balletto, Francesco Fiori e Nanni Lancioni che contestavano l'attribuzione dei seggi dopo il primo turno elettorale. Stroncando le ambizioni del Pdl in aula: più volte il capogruppo Pdl Giuseppe Farris, aveva richiamato l’attenzione sulla possibilità di un ribaltamento della maggioranza. Una battaglia affrontata in prima persona e che lo vede, per adesso, politicamente sconfitto. Perché il collegio della seconda sezione del Tar Sardegna, presieduto da Francesco Scano, ha respinto l'istanza presentata dagli avvocati Paola Perisi e Tommaso Edoardo Frosini. A rappresentare in aula le ragioni della commissione elettorale del Comune c'era l'avvocato Genziana Farci. Per avere le motivazioni, però, bisognerà attendere ancora qualche settimana. Entro venti giorni, in ogni caso, i legali dei sei consiglieri di centrodestra potranno presentare ricorso al Consiglio di Stato. Vinte le elezioni dal sindaco Zedda, la commissione elettorale del Comune presieduta dal giudice Simone Nespoli aveva ufficializzato la ripartizione dei seggi: 25 al centrosinistra e 15 al centrodestra (i cui consiglieri, però, avevano preso un maggior numero di preferenze al primo turno). «Rispetto la sentenza del Tarmanon la condivido », spiega a caldo Francesco Fiori, non eletto nelle liste del Pdl e tra i promotori del ricorso, «ricorreremo al Consiglio di Stato». Contro il ricorso si sono attivati i consiglieri della maggioranza Francesco Ballero, Sergio Mascia, Piergiorgio Meloni e Marco Murgia. «Sono soddisfatto»,ammetteBenedetto Ballero, legale dei consiglieri di maggioranza, «l’orientamento dei tribunali era emerso chiaramente nelle ultime sentenze. Siamo tranquilli anche per il ricorso al Consiglio di Stato».