Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Alla Vetreria «L’ultima regia di Hoffman Sandor»

Fonte: La Nuova Sardegna
27 ottobre 2011



Presentato dal Cada Die il dramma di Luigi Fusani ambientato in un campo di concentramento



Oggi al Comunale di Dorgali «La canzone degli F.P. e degli I.M.» del teatro delle Albe

ROBERTA SANNA

CAGLIARI. A chi fu testimone del ruolo di radio e cinema nella costruzione del consenso al nazismo, l’avvento della televisione fece temere una propaganda ancora più efficace. Soprattutto nella consapevolezza che orrori simili a quelli del Terzo Reich e dell’olocausto, così come sono accaduti, possono tornare. Questa è la condizione di Karl von Hessen, personaggio al centro di «L’ultima regia di Hoffman Sandor» di Luigi Alcide Fusani, insegnante e regista che ha lavorato in Ungheria, presentato giorni fa alla Vetreria dal Cada Die in un bell’allestimento di taglio brechtiano con le scenografie semplici di Mario Madeddu, Marilena Pittiu e Anna Sedda, incisivamente illuminate da Gianni Schirru.
Alessandro Maxia e Pierpaolo Piludu sono in scena i due operatori cinematografici che per adempiere alle ultime volontà di von Hessen, ne rivivono la storia. Da giovane studente del politecnico appassionato di cinema si trova nel campo di concentramento di Kulno per girare un film su incarico del ministero della Propaganda. Ciò significa che dovrà mostrare un idilliaco campo di prigionia, non certo riprendere la vera condizione degli ebrei, gli stenti e il lavoro forzato, tanto meno le camere a gas o il fumo dei camini. Ma quando incontra tra i deportati lo sguardo di Hoffman Sandor, regista e suo antico maestro, la sua coscienza ha una scossa. Insieme a lui decide di documentare, in segreto, tutta la verità. E quando Sandor verrà giustiziato dal vice comandante perché ha in tasca un libro proibito, il poter mostrare quel filmato diviene una ragione di vita.
Proprio citando quel libro si apre e si chiude lo spettacolo, con due brani da «La colonia penale» di Kafka che hanno la forza della profezia. La regia di Silvestro Ziccardi si muove tra racconto e ricostruzione scenica, avvicinando lo spettatore all’orrore e all’impotenza di Van Essen davanti alle efferatezze, e raccontando al contempo riflessioni e tormento di un uomo segnato per sempre da quella vicenda. Maxia e Piludu interpretano sapientemente i vari ruoli, mostrando anche la loro sofferenza nell’indossare le uniformi con la svastica, testimoni davanti al pubblico, ed essi stessi spettatori dolenti quando proiettano spezzoni di immagini di deportati in quell’ultima regia di Hoffman Sandor.
Per il circuito «Sardegna dei teatri» approda oggi alle 21 al Comunale di Dorgali «La canzone degli F.P. e degli I.M.» allestimento del teatro delle Albe, regia di Marco Martinelli, tratto da «Il mondo salvato dai ragazzini» di Elsa Morante. Lo spettacolo sarà replicato venerdì al teatro Pitagora di Orosei e sabato alle 21 alla Vetreria di Pirri dove sarà preceduto alle 18,30 da un incontro tra il giornalista de «La Nuova Sardegna» Walter Porcedda e il regista Marco Martinelli.